L’industria del poker è in continua evoluzione dopo il vistoso calo annuale globale, registrato dalla rete .com. Tutti i competitor stanno cercando di perseguire nuove politiche e strategie che muteranno - nei prossimi anni - gli equilibri e gli scenari del settore non solo internazionale. Si tratta di un’estate molto calda, ricca di novità.
Continua quindi il nostro viaggio quotidiano sulle principali politiche perseguite da rooms e network. Dopo le misure intraprese da PartyPoker a tutela dei fish, vediamo quali sono le nuove policy di due piattaforme di primissimo piano.
Oramai è noto che la rete internazionale di iPoker sarà sdoppiata: le skin che non riusciranno a soddisfare determinati parametri, saranno ‘segregate’ in un circuito secondario: i giocatori potranno accedere solo a determinati tavoli. Proprio in queste ore però sono emerse interessanti novità e dettagli sulla rivoluzionaria operazione.
Il provvedimento ha il fine di non esasperare la concorrenza interna. L'obiettivo principale però è quello di estendere l'aspettativa di 'vita' dei giocatori, così come la durata dei depositi. Inoltre, dopo un iniziale scossa di assestamento, verrà limitata e bilanciata la migrazione dei giocatori da una skin all'altra del network.
Roei Gavish, responsabile di Playtech (la società proprietaria di iPoker), ha confermato che l'isolamento riguarderà i tavoli cash game fino ai giochi 2$/4$ No Limit, e solo alcuni particolari sit and go. Il palinsesto rimarrà immutato per quanto concerne invece i tornei multi tavolo (MTT).
In altre parole, le skin più importanti del network internazionale come Titan Poker, potranno offrire un ventaglio di soluzioni più esclusive, ma al tempo stesso, verranno tutelati i giocatori meno esperti (legali a case da gioco emergenti) che si troveranno a giocare ai micro e middle stakes isolati. Meno sharks si aggirano nella rete e meglio sarà per loro.
Un provvedimento molto simile è stato adottato anche da Ongame che ha creato due bacini di liquidità internazionale separati fino ai livelli 2$/4$. Una soluzione efficace per tutelare i clienti delle case da gioco che, tradizionalmente, offrono principalmente betting (in particolare il provvedimento ha riguardato Betfair, Betsson e Betsafe).
In questo modo Ongame protegge gli interessi economici degli scommettitori che amano improvvisarsi anche ai tavoli virtuali, ma senza la necessaria esperienza nel confronto con i professionisti. In passato, si veniva a creare un doppio danno per i bookmakers: non solo questi giocatori si allontanavano dal mondo del poker online in modo traumatico, ma vedevano compromessi anche i loro bankroll per le scommesse.
C'è da dire inoltre che la rete è in vendita (si parla non solo di Zynga Poker ma anche di Bernard Tapie come potenziale acquirente) ed entro la fine del 2012, perderà il 30%-40% dei suoi clienti, stante la perdita della skin principale: Bwin, in procinto di trasferirsi su PartyPoker.