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Ivey: scontro da 9,6 milioni con il Borgata? Ecco la sua risposta...

Il primo round in tribunale tra il Borgata e Phil Ivey, sembra sorridere al campione di poker. Come noto, il casinò di Atlantic City ha citato in giudizio la stella californiana sostenendo di essere stato truffato per 9,6 milioni di dollari, a causa di una controversa sessione di baccarat, nella quale Phil è riuscito sfruttare a suo vantaggio, un errore di stampa presente sul dorso delle carte. 

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Sulla presunta truffa o meno, c’è però molto da discutere (ne parleremo in seguito) ma siamo molto scettici sul tenore delle accuse.

Lunedì, il giudice federale Noel Hillman non ha accolto l’atto di citazione depositato dai legali del Borgata per alcuni vizi di forma, in particolare mancano alcune informazioni cruciali sui 10 azionisti del casinò e sul loro stato di cittadinanza.

Sono stati citati Phil Ivey, al momento residente in Messico e Cheng Yin Sun is (la complice), residente in Nevada ma mancano le indicazioni, sempre sulla cittadinanza della donna.

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Altre informazioni sono state giudicate incomplete: pertanto, il giudice Noel Hillman, ha dato 10 giorni di tempo ai legali per integrare l’atto di citazione, nel caso contrario dichiarerà l’incompetenza della corte a procedere, per complicate regole procedurali (che qui tralasciamo) al fine di stabilire la corretta competenza dei tribunali federali.

La cosa sorprendente in queste ore però la reazione indifferente di Ivey. Un maremoto sembra averlo travolto, alla fine ha in ballo quasi 20 milioni nelle due dispute legali (sempre per lo stesso motivo) contro il Borgata e il Crockfords Casino, ma il ‘Tiger Woods del Poker’ non sembra fare una piega ed ha pubblicato da Macao, una foto che lo ritrae mentre si allena in palestra (magari in vista di una bella maratona a Baccarat…), quasi a dimostrare la propria forza. Un atto di sfida.

Phil ha mostrato la sua apparente tranquillità su Instagram (immagine in alto) e i colleghi di PokerListings sono riusciti a catturare al volo la foto. Solo successivamente è stata rimossa (non si conoscono i motivi) dal social network. Bluff o non bluff, il re del poker sembra avere il giusto mind set per le prossime durissime battaglie, forse decisive per la sua carriera.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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