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Macao "in crisi" si prende comunque gioco di Las Vegas

[imagebanner gruppo=gazzabet] Come previsto, il 2015 per Macao è cominciato esattamente era finito: in pesante flessione, un declino ormai cominciato lo scorso giugno e che per l'ottavo mese di fila non accenna a fermarsi, né ci si attende che lo farà di qui a poco. Ma paradossalmente, non è detto che questa sia una cattiva notizia.

Se infatti i numeri sembrano essere chiari - il calo su base mensile è stato di oltre il 17% - la storia che raccontano è in realtà più complessa di quanto non possa apparire a prima vista. Come riportato dal Las Vegas-Review Journal, infatti, da quando nel 2003 le compagnie statunitensi sono state libere di operare a Macao il mercato è stato in crescita costante, ed a tratti vertiginosa.

Questo è accaduto dopo che il governo centrale di Pechino ha deciso di "liberalizzare" il mercato nella regione, fino al 2001 sotto l'egemonia di Stanley Ho, col miliardario cinese che era di fatto monopolista con i suoi casinò, e quanto sta accadendo oggi a detta degli analisti non è che il risultato del tentativo di pulizia che il governo sta cercando di attuare nella regione.

macao-wynn

Fra arresti eccellenti ed inchieste clamorose, molte realtà ambigue locali - che facevano da catalizzatore del gioco di chi non batteva ciglio nel giocarsi cifre astronomiche ai tavoli da baccarat - sono state costrette in ritirata, e molti dei loro clienti abituali hanno preferito adottare un profilo più basso, per quanto possa esserne capace un miliardario orientale s'intende.

Questo significa che per i colossi americani oggi a Macao c'è potenzialmente più spazio, e non a caso brand come Sands, Wynn ed MGM starebbero affilando le armi con investimenti in grande stile, forti anche di un altro punto a proprio favore: il governo cinese vuole che Macao diventi un po' più simile a Las Vegas, offrendo intrattenimento a 360 gradi e non più principalmente soltanto gioco d'azzardo.

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Già oggi a Macao si possono trovare ristoranti di lusso e negozi di grandi griffe internazionali, ma non si può certo dire che rappresenti una città del divertimento e del "peccato" che è invece quello che contraddistingue "Sin City" non solo nell'immaginario collettivo ma anche nei fatti.

Sands-Macao-Casino

Per questo, i nuovi casinò che si andranno ad aggiungere ai 35 presenti dovranno offrire spazi maggiori dedicati a tutto il resto, ed anche se il gusto dei clienti orientali a volte è molto distante da quello occidentale in questo senso gli esperti a stelle e strisce potrebbero far valere la propria esperienza per provare a fare la voce (un po' più) grossa.

Del resto, una Macao che si sta "assestando" ha guadagnato a gennaio tre miliardi di dollari, quando Las Vegas in un anno ne incassa poco più di sei...

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