Il Parlamento Europeo, attraverso le proprie commissioni consultive, sta studiando alcune proposte per disciplinare il gioco online, introducendo regole standard che potrebbero essere accolte da tutti gli stati membri. Si tratta di un tentativo per poter indurre la Commissione a regolamentare il mercato, facendo approvare alcune regole a tutela dei consumatori.
In questo caso, è bene sottolinearlo, non si parla di mercato unico ma solo dell'individuazione di un nucleo di norme volte a disciplinare situazioni ritenute critiche (vedi per es. gioco minorile) per il mercato del gambling online. A Strasburgo si sta lavorando, in particolare, su tre aspetti:
1) identificazione dei giocatori
2) accertamento maggiore età
3) eventuale tetto di spesa giornaliera per i giocatori
Sui primi due punti non ci sono molti dubbi: l'idea è quella di uniformare i sistemi di controllo di tutti i siti europei, al momento della registrazione dell'utente e dell'accesso dello stesso al sito. E su queste tematiche si sta dedicando la Commissione “Affari Giuridici” che lavora per standardizzare le regole all’interno dei confini dell’UE.
Il terzo punto (tetto di spesa giornaliero per i giocatori) invece è una sorpresa ed un elemento di novità anche rispetto al Libro Verde redatto dalla Commissione Europea. Nel caso dovesse essere approvato (si parla però di un iter molto lungo), il limite potrebbe essere facilmente aggirabile dagli utenti e quindi la sua eventuale attuazione riscontrerebbe, in termini pratici, non poche difficoltà.
Vi sarebbe un problema riguardo il betting sportivo, con l’inevitabile spostamento di molti scommettitori su piattaforme asiatiche che già sono al centro di scandali vari di corruzione (vedi i recenti casi che hanno colpito anche la Serie A italiana).
Inoltre, nel poker online, si creerebbero ostacoli per i clienti migliori delle rooms: i giocatori professionisti. E' logico che la ratio legis della norma è volta a tutelare i gamblers problematici ma andrebbe a colpire anche coloro che con il gioco hanno un approccio equilibrato, pur movimentando molto denaro dai propri conti. Nel poker la spesa è determinata dal denaro giocato meno quello vinto.
I grinder, per maturare profit devono naturalmente produrre volumi importanti. Per questo motivo la proposta lascia non poche perplessità e rischia di compromettere la liquidità dei mercati regolamentati. Potrebbe essere ponderata solo in un contesto diverso: nel futuro mercato interstatale europeo, al quale stanno lavorando da mesi Italia, Spagna e Francia. In tal caso si avrebbe una liquidità condivisa diversa e potrebbero essere apportati dei sistemi di limitazione per i giocatori problematici, identificati con criteri e metodi di rilevamento oggettivi.
Il voto del Parlamento (che ha una funzione consultiva) su queste tematiche è atteso per luglio 2013, dopo il lavoro delle varie commissioni parlamentari che esprimeranno i loro primi pareri nei prossimi mesi.