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Poker live, Avv. Ripamonti: “illegittimo penalizzare i circoli”

marco-ripamontiSullo stato attuale del poker live in Italia, scopriamo l’autorevole opinione dell’avvocato Marco Ripamonti che non più tardi di due giorni fa, è riuscito ad ottenere un provvedimento di archiviazione per Nicolò Mati e Diego Scillieri, titolari del circolo Prestige Poker di Prato.

Il legale è uno dei massimi esperti per quanto concerne la normativa sul gaming e le scommesse sportive nel nostro paese ed anche per il texas hold’em ha dimostrato di avere le idee molto chiare, a tal punto da convincere il Giudice per le indagini preliminari (Gip) e il Pubblico ministero, ad accogliere le ragioni della difesa.

Avvocato, le sue tesi hanno convinto le autorità competenti a non procedere nei confronti dei due titolari del circolo di Prato: vi è stato un elemento di svolta nel procedimento a vostro favore?
Il pubblico ministero ha esaminato molto attentamente i molti spunti documentali che gli sono stati offerti ed ha fatto richiesta di archiviazione che è stata accolta dal Gip.

Che tipo di documenti ha prodotto?
Innanzitutto abbiamo presentato dettagliati studi scientifici elaborati dall’Università dell’Ohio che dimostrano come il poker texas hold’em in modalità torneo non può essere considerato un gioco d’azzardo. Inoltre anche il pm ha condiviso l’orientamento espresso dal Consiglio di Stato nel parere del 2008.

Avete quindi dimostrato scientificamente che si tratta di un gioco d’abilità?
Da tutta la documentazione prodotta, il magistrato si è convinto - a mio avviso correttamente - che nei tornei di texas hold’em prevale l’abilità mentre è del tutto ininfluente, sull’esito del gioco, l’incidenza della casualità nell’assegnazione delle carte. Non è un caso, se nei tornei vincono sempre gli stessi.

Il poker in modalità torneo quindi per i giudici pratesi è lecito?
Il Gip e il pubblico ministero hanno ritenuto come il torneo di poker sia una disciplina sportiva vera e propria dove l’esperienza affina le capacità. Vi cito un passaggio significativo del decreto di archiviazione: “peraltro il singolo gioco necessita oltre che della conoscenza adeguata delle regole, anche di doti affinate con l’esercizio, e dunque di perizia e abilità che finiscono per presiedere e condurre il gioco fino all’esito finale che può anche essere molto lontano dalla mera casualità, dovuta alla distribuzione delle carte e al relativo esito (si richiamano a tal riguardo le giuste osservazioni e gli studi allegati alla memoria difensiva)”.

Facciamo un discorso più a largo respiro: cosa ne pensa delle recenti vicissitudini del poker live nel nostro paese sotto il profilo normativo? Si è fatto un’idea del futuro mercato post-bando di gara?
Il poker è una disciplina sportiva  e non è appropriato incanalarla in un circuito esclusivamente concessorio, perché - personalmente - sono convinto che se vi è una concessione di mezzo, il gioco deve essere performante sotto il profilo economico e diventa, di conseguenza, un gioco d’azzardo”.

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Secondo lei quindi, con il regime concessorio, il gioco sarà governato solo da logiche di business? Oppure ci saranno spazi per tutti?
Partendo dal presupposto che se parliamo solo di tornei di poker, ci riferiamo ad una disciplina sportiva, senza finalità di lucro. Un’attività che può coesistere anche con un sistema diverso gestito dai futuri concessionari, che a causa dei costi che saranno chiamati ad affrontare, non potranno sfuggire a logiche di lucro, ben diverse, rispetto alla semplice attività sportiva effettuata per puro divertimento.

Una soluzione per accontentare tutti i soggetti ed in particolare i circoli, potrebbe essere quella delle sub-concessioni. Mi spiego meglio: le future rooms live acquisteranno una concessione principale e poi potrebbero affiliare i club già esistenti con sub-licenze. Può essere una strada percorribile?
Potrebbe essere la soluzione ideale, però va valutata con molta attenzione per non creare effetti distorti sul mercato.

Consultando il testo della finanziaria, i circoli non potranno partecipare al bando di gara, essendo riservato solo a soggetti concessionari. Secondo lei è una norma anti-concorrenziale oppure è legittima?
Non è condivisibile, è illegittima e potrebbero esserci anche problemi di costituzionalità.

Esprimi la tua opinione sul live: il poker in modalità torneo è da considerarsi una configurazione di un reato penale oppure è una semplice disciplina sportiva?

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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