Dalla prima bozza del temutissimo decreto sulla “semplificazione fiscale” sono contenute ulteriori norme sui giochi ma non sono state confermate – almeno al momento – le clamorose e autorevoli indiscrezioni della scorsa settimana sull’introduzione di nuove tasse sul poker online cash game e sui casinò. Il testo dovrà essere discusso e approvato nella giornata di venerdì in Consiglio dei Ministri.
Non vi è traccia neanche di nuove sanzioni per i players che depositano fondi o giocano su siti .com, seppur il Governo Monti ha introdotto disposizioni severe in materia di reati valutari e maggiori e nuovi controlli da parte anche della Guardia di Finanza sulle irregolarità nel gaming in generale. Tutto il resto rimane sempre nel campo delle ipotesi, in eventuali e future manovre fiscali.
Al momento, il neo premier sembra aver fatto retromarcia su molti temi caldi: dalle nuove tasse sul poker online all’ICI per la Chiesa.
L’articolo 15 parla di “consolidamento delle entrate in materia di giochi”. Il Governo ha voluto ribadire: “Le disposizioni in materia di giochi pubblici utili al fine di assicurare le maggiori entrate di cui all’articolo 2, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, sono quelle di cui al decreto del direttore generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato 12 ottobre 2011, pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana 14 novembre 2011, n. 265”.
Per chiarezza, il citato articolo 2, comma 3, citato dal Decreto per la “Semplificazione Fiscale” riguarda le nuove modalità per il gioco del lotto e la nuova tassa sulla fortuna del 6% applicata alle vincite superiori a 500€ per quanto concerne le Vlt (al momento sospesa dal Tar del Lazio), SuperEnalotto, Win For Life ed altre lotterie. In questo modo l'imposta anti-gamblers diventa legge (al momento è stata introdotta solo da un Decreto dei Monopoli).
Pertanto il Governo Monti vuole “consolidare” le entrate provenienti dal settore ma si fa riferimento solo a tasse già in vigore. Nel decreto non vi è traccia di nuove misure. Vediamo le altre novità:
Norme antimafia. Le società di gaming dovranno fornire documentazione anti-mafia non solo per quanto riguarda i rappresentanti legali saranno obbligati a farlo anche “il coniuge, nonché ai parenti e agli affini entro il terzo grado dei soggetti ivi indicati.”
Controlli sale slot. Sono previsti controlli più stringenti in sale giochi, in particolare per Slot e Vlt: gli agenti potranno recarsi in incognito e giocare, al fine di riscontrare eventuali irregolarità. La misura è stata prevista anche per disincentivare la presenza di minori in ambienti di gioco.
Ricorsi Tar. Per i ricorsi aventi oggetto i provvedimenti da parte di AAMS è previsto un Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) unico.
Reati valutari. Nuove sanzioni per i reati valutari, con sanzioni pecuniarie fino al 40% “dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza”, Ricordiamo che il limite è di 10.000€ per il denaro contante.
Bandi gara: controllo CdS. Controllo obbligatorio del Consiglio di Stato sul testo dei futuri bandi di gara elaborati da AAMS (art. 8).
Ippica. Nonostante le anticipazioni, non è stato previsto nessun finanziamento “salva Ippica” nel decreto.
Decreti AAMS. La pubblicazione di ogni decreto sul sito di AAMS acquisirà efficacia legale, come se fosse pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Deroga uso contante per i casinò? L’articolo 3 lascia un insperato spiraglio per i casinò: sono previste deroghe all’uso del contante sopra i 1.000€.
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