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Poker it: crisi di mezza estate? Le cause

poker-online-italiaNei primi mesi estivi, il poker online italiano ha registrato una brusca frenata dei volumi di gioco: secondo i dati ufficiali AAMS, a giugno la raccolta complessiva (cash game + tournaments) si è assestata a 676 milioni. Le prime stime ufficiose di luglio hanno confermato il trend (con un leggero calo). Siamo lontani anni luce dai volumi di inizio anno, se pensiamo che nel mese di gennaio, si è sfondato il muro del miliardo di euro.

Cristi strutturale?
Oltre ai vari fattori stagionali (come abbiamo già detto l’estate non è un periodo favorevole), vi è qualcosa di più profondo tra le cause di questo costante down. Il fatto che dal primo mese dell’anno in poi si è verificata una continua erosione (fino a lasciare sul terreno più del 30% del ‘giocato’) denota almeno un problema. Nel 2011, nei primi sei mesi di cash game, i dati hanno dimostrato che il sistema stava funzionando, ma era solo un’analisi legata al breve periodo.  

Ecosistema pokeristico
Nel poker i bilanci, soprattutto per i giocatori, devono essere fatti nel lungo periodo (minimo un anno): e da febbraio sono affiorati i primi problemi. Un calo del genere è da ascrivere anche nell’allontanamento di molti giocatori (alcuni sono andati broke, altri sono scesi di livello). In Italia è avvenuto quello che è accaduto sul mercato .com: la fuga di molti players casuali o ricreativi.  Nel nostro paese tutto è avvenuto più in fretta a causa di una liquidità più esigua e ristretta.

Bilancio annuale
Sia ben chiaro: se dobbiamo stilare un bilancio sul primo anno di cash game, il giudizio non può che essere favorevole, considerando quello che è accaduto negli altri mercati regolamentati (vedi Francia e Spagna). I volumi sono stati più che accettabili grazie anche ad una tassazione equilibrata, il problema è cercare di capire il perché di questa costante regressione e porvi rimedio con strumenti ad hoc.

New generation
A livello mondiale, molti network (in primis iPoker) e rooms (PartyPoker.com ha sacrificato i tavoli high stakes) lo stanno facendo con politiche mirate (divisioni dei field, rake più basse ai micro limiti etc). Il poker è un ecosistema dove devono convivere sia ‘squali’ che ‘fish’. Ed uno dei problemi principali è che il sistema non è stato in grado di ‘produrre’ un’altra generazione di players ricreativi che giocano solo per divertimento. In Italia tutto è più marcato, anche a causa della mancata regolamentazione del live: nuove sale legali autorizzate da AAMS sarebbero state un ottimo strumento di promozione, come lo sono stati i circoli dal 2007 in poi.  Ma la diaspora dei players è legata anche ad altri fattori, come la politica aggressiva da parte di alcuni siti .com che hanno strutturato sul territorio vere e proprie reti di agenti. 

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L’industria dell’e-gaming non sta a guardare e presto nel mercato italiano saranno introdotte novità per ritornare a garantire una crescita costante e toccare i livelli record di agosto 2011. Nella prossima puntata esamineremo quali saranno gli strumenti e gli scenari futuri del poker.it .

Speciale poker.it – fine prime parte - continua

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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