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PokerStars rimborsa WCGrinder per 35000$, giallo Jungleman12

PokerStars.com ha rimborsato il giocatore high stakes statunitense Douglas "WCGrider" Polk, dopo aver "confiscato" quasi 35.000$ a Forbidden536. WCGrinder ha raccontato la storia nel dettaglio sul forum TwoPlusTwo, pubblicando l'hand-history e l'email del supporto della room della picca rossa.

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Douglas Polk è stato vittima di una truffa, a seguito dell'installazione di un trojan che consentiva - secondo la ricostruzione del supporto di PokerStars - a Forbidden536 di vedere le carte coperte di WCGrinder, durante diverse sessioni. Anche i compagni di casa di Douglas – con ogni probabilità - sono stati coinvolti in questa imboscata.

Il giocatore americano ha puntato l'indice su un ragazzo, Joshua Tyler, presentato da Daniel 'jungleman12' Cates. Si tratta però solo di ipotesi, le accuse non sono ancora state provate nei confronti di Tyler. WCGrinder ha però consigliato di prendere le distanze dal giovane britannico, esperto in informatica.

LA STORIA. WCGrinder abita a Londra ma a fine maggio si trasferisce a Tokyo, dove gioca alcune partite high stakes contro Ike Haxton (50$/100$) e gomir (200$/400$). Decide poi di sfidare quello che lui definisce un "fish" dal Regno Unito, impegnato nei giochi 5$/10$. In poco tempo Forbidden536 trasforma 650$ in 3.800$. "Ad un certo punto - racconta WCGrinder - in chat mi scrive che a questi limiti il gioco era troppo noioso. In tutta sincerità gli ho chiesto come mai, considerando che era un player che giocava i sit and go da 5$. In tutti i casi l'ho invitato ad alcuni heads-up da 25$/50$".

WCGrinder inizia a perdere in maniera preoccupante e i due rinnovano la sfida a limiti più alti (50$/100$). Il player statunitense continua a perdere: "Per la prima volta nella mia carriera, ho iniziato ad avere la sensazione di come il mio avversario fosse imbattibile". Sensazione insolita per un high staker. "Ha fatto solo una chiamata errata in 300 mani. Ero troppo preoccupato per l'integrità delle mie carte coperte. Ho subito mandato una mail al supporto che mi hanno risposto che stavano indagando. Il fish aveva vinto oltre 35.000$, con uno stack iniziale di 650$".

Il 3 aprile WCGrinder riceve una telefonata da PokerStars che lo avvisa che un team sta lavorando sul suo caso. Il 19 aprile arriva dalla poker room l'email che conferma che "siamo sicuri al di là di ogni ragionevole dubbio che 'Forbidden536' era in grado di vedere le carte coperte, mentre sta giocando contro di lei".

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Forbidden536 viene bannato e i suoi fondi confiscati ($34.397,10). Al tempo stesso, WCGrinder viene rimborsato per la stessa somma.

Pokerstars ha inviato una seconda mail a WCGrinder nella quale precisa: "può pubblicare la nostra email se lo desidera, a condizione che venga specificato che le carte coperte erano compromesse non a causa di un buco nella sicurezza di PokerStars". Il pc di WCGrinder era infatti compromesso da un trojan. Ma chi lo aveva installato?

SOSPETTI. Douglas Polk accusa pubblicamente un ragazzo: Joshua Tyler. Le sue accuse sono mirate: "Il 27 gennaio, il mio amico Daniel Cates viene a casa mia in Inghilterra e mi presenta Joshua Tyler. Jungleman12 me lo presenta come un buon amico e un bravo ragazzo. Poche settimane dopo Joshua mi chiede ospitalità e rimane per un week-end a casa mia". WCGrinder racconta su TwoPlusTwo di alcuni comportamenti sospetti dell'ospite, anche nel suo ufficio. Dopo quel fine settimana, non solo lui ma anche i suoi compagni di casa perdono molti soldi contro alcuni "fish" che giocavano con lo stesso stile di Forbidden536. Si tratta però solo di illazioni, non vi è ancora nessuna prova concreta. In tutti i casi tutti gli account sospetti sono tutti del Regno Unito.

JUNGLEMAN12. Daniel 'jungleman12' Cates, sempre su TwoPlusTwo, ha preso le distanze affermando che non ha mai garantito per Josh Tyler. Jungleman12 si è dovuto difendere da chi lo accusava di essere stato troppo ingenuo, anche per la brutta storia passata che aveva visto coinvolto il portoghese Jose "Girah" Macedo, accusato di account sharing.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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