Il bando del poker live verrà rinviato con ogni probabilità al 2013: l’emendamento approvato dalla Commissione ‘Finanze’ della Camera dei Deputati è all’esame dell’assemblea. In un secondo momento dovrà essere votato anche in Senato, ma ci sono pochi dubbi al riguardo. Ancora per un anno, il poker dal vivo in Italia potrà essere autorizzato solo nei quattro casinò.
In attesa della pubblicazione del regolamento, in questi mesi si è discusso molto sulla redditività che le sale AAMS potranno garantire agli investitori. Chi ha le idee chiare sul futuro del live nel nostro paese è Pier Paolo Ruscalla, proprietario della multinazionale Tubosider, con interessi in tutto il mondo. Stiamo parlando di un’azienda leader nella produzione delle barriere di sicurezza autostradali e non solo. Ruscalla ha investito anche nel poker ed ha creato la società Tilt Events che organizza eventi di primo piano (tra i quali il WPT Venezia). Nell’intervista in esclusiva per Assopoker, l’imprenditore di Asti non nega un certo interesse anche per le rooms live.
AP: Che futuro prevede per il poker live nel nostro paese?
PPR: Il poker è ormai diventato un gioco di massa, di aggregazione, di stile. Dai tempi in cui si giocava in casa, o nei retro dei bar, si è trasformato in uno show business. Anche a livello percettivo non è più un vizio dell' azzardo ma una sfida tra individui per primeggiare in astuzia, strategia e pazienza.
AP: Può essere un traino per i casinò?
PPR: Sicuramente il mercato sta chiedendo sempre più offerte di questo tipo e trovo naturale che i casinò si attrezzino per offrire un alto standard di servizio per questo gioco. A livello mondiale è difficile trovare un casinò che non offra il poker, tra l' altro ottimo veicolo per le case da gioco per portare al loro interno gruppi consistenti di persone.
AP: Le future rooms autorizzate da AAMS rappresentano un investimento interessante? Solo il poker può essere sufficiente oppure è necessario garantire una multi offerta all’interno delle sale?
PPR: Dietro alle future poker rooms autorizzate da AAMS si può percepire un buon business anche se mancano ad oggi gli elementi oggettivi per giudicare. Rimaniamo in attesa di leggere il bando anche se non nascondo che ci stiamo muovendo per essere pronti con progetti vincenti.
AP: Si parla molto di tassazione nei casinò all’estero: secondo lei esistono pericoli tangibili per i players italiani? Non sarebbe necessaria una normativa più chiara sulla doppia imposizione?
PPR: Il problema della tassazione all' estero ha colto di sorpresa molti giocatori. Purtroppo c'è poca informazione al riguardo. Ritengo questo un problema relativo, in quanto il panorama italiano offre prodotti per tutti i gusti. Chi non vuole problemi col fisco, deve giocare in Italia.
AP: Quali sono i programmi ed i progetti in cantiere di Tilt Events?
PPR: Tilt è nata per gioco ma in poco tempo è diventata una realtà importante. I nostri programmi sono di continuare questa bellissima esperienza, migliorare e sviluppare nuovi progetti. Attualmente siamo localizzati presso il Casinò di Venezia, location eccezionale, ben collegata nei mezzi di trasporto, ottima scelta di accomodation per tutte le tasche. Approfitto dell' occasione per ricordare che dal 28 aprile al 1 maggio si terrà a Cà Noghera la seconda edizione della Tilt Poker Cup che già alla prima edizione ha ottenuto un consenso notevole. Seguiteci, abbiamo grossi progetti da sottoporvi.
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