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Dominik Nitsche: “Vuoi fare soldi con il poker nel 2016? Studia il PLO”

Dominik Nitsche è uno dei massimi esponenti della scuola tedesca nel poker, in particolare di quella generazione di under 30 in grado di dominare in lungo e in largo la scena degli MTT negli ultimi tempi. Nonostante abbia solo 25 anni (ne compirà 26 ad ottobre), Dominik è in giro da molto più tempo rispetto a professionisti più noti come Fedor Holz e Ole Schemion, che hanno iniziato a giocare quando lui era già un affermato top player.

Nitsche vinceva cifre importanti online già nel 2008 ma è stato nel 2009 che ha preso il via la sua straordinaria carriera live: al primo ITM di sempre conquistò il Main Event LAPT a Mar del Plata per $381.000. A soli 19 anni decise che avrebbe viaggiato il mondo giocando a poker e da allora non si è più fermato: dal 2009 a oggi ha vinto tre braccialetti WSOP, un titolo WPT e due side event dell’EPT. Complessivamente ha accumulato $6.587.651 grazie a 116 piazzamenti a premio nei cinque continenti.

L’anno scorso è arrivata anche una quanto mai meritata sponsorizzazione con 888 Poker. La poker room inglese ha deciso di puntare forte sul tedesco e su Sofia Lovgren, un’altra giovane professionista che non ha una base fissa ma gira il mondo alla ricerca delle partite più profittevoli. Nel corso di un Q&A con gli utenti di 888 Poker, Dominik ha parlato, tra le altre cose, anche della sua collega.

Sofia Lovgren (courtesy EPT/René Velli)
Sofia Lovgren (courtesy EPT/René Velli)

Non so come faccia ad avere sempre tutte quelle chips“, ha dichiarato sorridendo. “Ogni volta che gioca ha pile e pile di chips. Sofia è una giocatrice pazzesca, e il cash game è il gioco dove è più forte. Credo che si sieda al $5/$10 con abbastanza soldi da coprire il fish del tavolo e poi provi a vincergli tutto. Dopodiché scatta queste foto con tutte quelle chips!”

Parlando di sé, Dominik ha detto di giocare a poker fin da quando era minorenne a playmoney (giocare a soldi veri sotto i 18 anni è severamente vietato per legge) per poi passare ai soldi veri quando è diventato maggiorenne. “Gioco da circa dieci anni. Oggi soprattutto il cash game online dal $5-$10 fino al $500-$1.000, dove a volte le partite sono folli. Per quanto riguarda gli MTT Online il mio average buy-in è di circa $200. Dal vivo è dieci volte tanto, perché gioco eventi dai $1.000 ai $100.000, anche se questi non partono con regolarità”.

Dominik ricorda la sua più lunga sessione online, che coincide anche con una delle più profittevoli: “Non ho mai giocato tanto quanto altri. Ma ricordo di aver giocato per 15 ore di fila al cash game in una partita folle contro un player occasionale. Penso fosse un milionario russo, che aveva un’infinità di soldi. Quella notte ha perso molto e io ho vinto molto, quindi è stato fantastico”.

Più utenti hanno chiesto a Dominik domande riguardanti il profitto che si può ottenere nel 2016 con il poker. Il 26enne ha le idee chiare sul miglior modo di fare soldi al giorno d’oggi: “Non penso sia possibile fare $100.000 all’anno al NL 100. Forse al NL 200 e NL 400 sì”, ha risposto a specifica domanda di un utente.

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Poi ha spiegato: “Il miglior consiglio è prendere un buon libro sul Pot-Limit Omaha, imparare il gioco e porsi l’obiettivo di stabilirsi al $2-$4 o al $3-$6. Il PLO è attualmente il gioco più profittevole online. L’action è più grande rispetto al NLH e i giocatori sono più scarsi. Riguardo il guadagnare $100.000 all’anno con il poker: non vedo come sia possibile a quei limiti con il NLH, ma nel PLO è decisamente fattibile”.

Un altro prezioso consiglio è di smettere di multitablare intensamente: “Raccomando di allontanarsi dal grinding con tanti tavoli e salire di livello dove c’è un field più forte. È meglio per lo sviluppo come giocatore”.

Non solo consigli nel Q&A: Dominik Nitsche ha anche parlato di bad beat e delle droghe che girano nel mondo del poker. “C’è tanta erba in giro, ma ci sono anche altre droghe”, ha svelato. “Quelli che frequentano il Burning Man sono tutti per le droghe psichedeliche. Quando ho iniziato a giocare online erano tanti a fumare erba. Non capisco come facciamo, comunque: come puoi giocare al meglio quando sei fatto?”.

Per quanto riguarda le bad beat, invece, Dominik entra un po’ in modalità “whiner”: “Ce ne sarebbero troppe da raccontare… Me ne ricordo una simpatica dall’high roller da €50.000 all’EPT di Barcellona. Sono andato all-in con Q-J sul board J-5-3-7 e un avversario mi ha chiamato con A-Q. Non so perché lo abbia fatto, perché è un ottimo giocatore. In ogni caso, il dealer ha girato un Asso al river e sono stato eliminato”.

Dominik Nitsche si è congedato dal Q&A spiegando qual è l’approccio che consiglia a un giocatore che vuole vincere a poker: “Non aver paura di iniziare molto dal basso e costruirti la tua strada verso l’alto. Studia duramente e capirai che si tratta soprattutto di duro lavoro. Se sei talentuoso e riesci a prendere una pausa qua e là, ce la farai. E non dare mai la colpa alla sfortuna: non ne ricaverai nulla di buono.

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