Da campione di biliardo a top player di poker cash game, oggi Fabrizio Baldassari si traveste inaspettatamente da stopper ed entra in un duro tackle contro il Big One For One Drop, le WSOP e alcune tendenze del poker contemporaneo.
Avevamo cercato Fabrizio per conoscere il suo programma da qui alla fine delle World Series, ci siamo trovati di fronte a una vibrante invettiva nei confronti di alcuni temi di attualità pokeristica. In particolare, il top player del team BetPro si scaglia contro l'idea stessa del Big One For One Drop, l'inedito evento dal buy-in di un milione di dollari che avrà inizio il prossimo 1 luglio.
Assopoker: Allora Fabri, mancano pochi giorni all'evento dell'anno. Tu hai preso in considerazione l'idea di giocarlo? E cosa pensi di questo "Big One"?
Fabrizio Baldassari: Che non lo farei mai, neanche gratis!
AP: Come mai una posizione così netta?
FB: Penso si sia oltrepassata la soglia, che un'iscrizione di 1 milione sia veramente esagerata e significhi solo una cosa: si sta facendo di tutto per rovinare quello che è stato il principale motivo di successo di questo sport (non lo definisco così a caso).
Fino qualche anno fa, il poker sportivo come concezione dava la possibilità di sognare, di vincere tanto con poco, ma a differenza delle varie lotterie qui eri tu a incidere sulla tua fortuna (pensiamo al caso di Moneymaker).
Oggi invece ci troviamo a veder giocare tornei dalle iscrizioni di 100k, 250k dollari per gli highroller, credo che si stia veramente esagerando!
AP: Giuro che mi sorprendi. Non avrei mai detto che saresti stato tu a esprimerti in questi termini, più che altro perchè sei uno dei pochi italiani che high stakes ci hanno giocato e ci giocano davvero, live come online.
FB: Ti dirò di più: non solo non giocherei il torneo da 1 milione anche se me lo pagassero, ma anzi secondo il mio punto di vista i big del poker dovrebbero boicottarlo, a meno che non sia devoluto al 100% in beneficienza. Le ragioni sono evidenti: con quello che sta accadendo nel mondo oggigiorno, credo che sia un torneo di cattivo gusto, che non porta nessun tipo di beneficio, anzi.... Il rischio concreto è che comprometta ancor di più quelle che sono l'immagine e le opinioni comuni sul gioco del poker.
AP: Difficile che i top player accolgano il tuo invito...
FB: Guarda, ti posso dire gran parte dei top player sta cercando di vendere quote a destra e manca, in tutti i modi possibili: campagne sui siti, social network, annunci sui blog etc etc
AP: Quindi tu pensi che sia una sorta di passo più lungo della gamba da parte del poker..
FB: Esattamente. Secondo me in questi casi si sente la mancanza di un organismo super partes che faccia gli interessi dei giocatori, dove per giocatori non intendo lo 0,01% che gioca i vari high roller ma proprio il movimento globale. E poi, anche da parte delle WSOP...
AP: Cosa hai da dire su di loro?
FB: E' una scelta sbagliata da tutti i punti di vista, anche da quello delle WSOP. Di fronte a un torneo del genere il Main Event subirà una logica svalutazione, ed è un peccato perchè nell'immaginario collettivo è quello il torneo più ricco di tutti. In questo modo, anche nel poker la ricchezza sarà vista come qualcosa riservata a pochi. Per questo, al posto del management WSOP non avrei mai permesso a Guy di organizzare questo torneo.
AP: E se - come è tutt'altro che improbabile - avesse un grande successo, come la mettiamo?
FB: Appunto, dico io. Cosa si farebbe allora, si aumenterebbe il buy-in del main event a 20k per accrescere l'attenzione sul montepremi? Di questo passo non so dove si va a finire. Ma è un problema che non riguarda solo le WSOP, intendiamoci.
AP: Beh in Italia è difficile che si organizzino tornei da queste cifre...
FB: Da queste cifre no, ma se ti guardi indietro, prima da noi i main event erano da 1.100€, mentre adesso questo è spesso il buy-in di un normale side event. Non bisogna perdere la misura: la gente che si avvicina al poker è giusto che sappia che non è tutto rose e fiori e che i giocatori dai guadagni stellari sono pochissimi, in proporzione. Non bastano le bandierine e la money list di Hendon mob, piuttosto bisognerebbe chiedere ad ognuno quanto ha sul conto. Magari alcuni non ce l'hanno neanche, un conto...
AP: Però mi sembra strana questa esaltazione dei tornei da uno che ha sempre "campato" di cash.
FB: Per carità, lo so che per vincere un torneo ci vuole tanta fortuna a differenza del cash game, dove i big potrebbero giocarsi i milioni con la consapevolezza che alla fine il migliore vince. Se non ci fosse il più bravo, i giocatori non giocherebbero più l'uno contro l'altro come già accade nell'online: quanti ne vedete seduti in attesa del pollo di turno su tavoli diversi? Potrebbero giocare tra loro ma non lo fanno, perchè quando fra 2 giocatori non c'è grossa differenza è la varianza a prendere il sopravvento e decidere per una vincita o una perdita.
AP: Un super-baldas mai visto, quello di oggi!
FB: So che questo sfogo non mi porterà nessun beneficio a livello personale, anzi magari mi creerà qualche inimicizia..La mia speranza è di riuscire a smuovere le acque per il bene del poker, perchè da un lato chi legge capisca che bisogna sempre giocare secondo le proprie possibilità, e dall'altro si torni a regalare alla gente comune il sogno di vincere un Main Event, anche se con un'iscrizione non proibitiva come le ultime tendenze stanno mostrando.