Dan Bilzerian riesce sempre a far parlare di sé, a volte senza neanche aprir bocca. In una realtà sempre più virtuale, le suo foto su Instagram “valgono” più di mille parole e spesso lasciano il segno e vengono commentate da tanti appassionati, non solo di poker. Ma i dubbi rimangono.
Tempo e risorse non gli mancano, la sua vita sopra le righe da ballas lo aiuta, ma rispetto a molti altri giocatori, è un grande comunicatore (le sue risposte su TwoPlusTwo hanno provocato più di mille commenti), forse al pari di Daniel Negreanu e Phil Hellmuth (pur con uno stile e una credibilità diversa).
Di questo bisogna dargliene atto e una ventata d'aria fresca in un mondo (quello del poker), sempre più piatto, ci voleva, ma alla lunga questo giochino potrebbe danneggiare anche il diretto interessato, soprattutto quando le sue dichiarazioni risultano poco credibili o comunque non verificabili.
In una recente intervista ad "All in Magazine", Dan la spara grossa e sostiene di aver vinto più di 50 milioni di dollari in partite private high stakes.
L'unica cosa della quale siamo certi è che ad Hollywood esisteva un "club segreto" molto esclusivo e soldi ne sono girati parecchi. Il suo nome è uscito fuori nell'inchiesta del 2011, insieme a quello di Tobey Maguire, Alex Rodriguez, Ben Affleck e Leonardo DiCaprio. E cifre da capogiro ne sono ballate. Aprendo una breve parentesi, proprio in merito a quelle partite, Bilzerian è stato molto duro nei confronti di Tobey Maguire, non solo per il suo comportamento durante l’inchiesta ma anche per il suo stile eccessivamente nitty al tavolo da gioco.
Durante l'intervista, nella sua reggia (un tempo di proprietà, ironia della sorte, di Phil Ivey) sulle colline vicino a Sunset Plaza a Los Angeles, Bilzerian mantiene vive le "tradizioni di famiglia" e bellissime donne si spogliano nelle stanze adiacenti: mentre Dan parla, è in corso un servizio fotografico di Playboy.
Il ricco "player" però la spara grossa, quando gli chiedono lumi sulle sue abilità al tavolo da poker: "E' una domanda difficile a cui rispondere. Io non sono sicuramente il migliore ma neanche il peggiore. Se guardiamo al poker come ad una disciplina sportiva, come il baseball ad esempio, giocherei in una lega minore. Se interpretiamo il poker come un business, allora lasciatemi dire che sono come Bill Gates, perché ho vinto oltre 50 milioni di dollari giocando a poker. C'è qualcuno che ha fatto questo?".
E’ lecito credergli? E’ vero che Bilzerian si presenta spesso ai tavoli dell’Aria con stack anche da 10 milioni, ma nessuno potrà mai confermarci la sua versione dei fatti. E poi, per il poker il messaggio non è molto sano, anche perché forse sono in pochi a potersi permettere un bankroll del genere.
Come sostengono molti pro, partite high stakes di quei livelli sono più facili rispetto ad altre (se si gioca in bankroll…), soprattutto perché spesso ti trovi al tavolo ricchi uomini d’affari o attori famosi che non sono preparati da un punto di vista tecnico. Ma in pochi hanno visto in azione Bilzerian e possono giudicare le sue capacità e soprattutto testimoniare se ha realmente vinto quei soldi.
Dan a ruota libera riserva un'altra stilettata nei confronti di Ivey: "in molti sanno la verità su di lui. Il ragazzo si balla tre, quattro, forse cinque milioni di dollari in una notte a dadi, come se fosse un maniaco totale. Quando giochi d'azzardo a quei livelli e ti spingi così in alto, sei destinato a cadere, è naturale. E se perdi un pò, rilanci e il gioco si fa ancora più pericoloso”.
Lo stesso Ivey ha però smentito Bilzerian; si tratta in realtà di una polemica vecchia. Eppure, proprio quando pensi che gli argomenti per Dan siano finiti, lui riesce a trovare spunti ancor più forti e provocatori.
Con questo suo continuo martellamento però l’immagine del poker in generale risulta un po’ troppo distorta, alla fine si è tornati ai soliti luoghi comuni: “carte e pistole” , partite con case e automobili in ballo. Non è che il giochino perverso di Dan nel lungo periodo danneggerà tutti?
I pokeristi, conoscono questo mondo e prendono Dan con le molle, magari ironizzando... Dall’esterno però il rischio di essere travisati è forte.
Come detto, forse una ventata d'aria nuova era anche necessaria, ma sempre con la consapevolezza che si deve trattare di un’eccezione. Bilzerian non è la regola.
La storia di Bilzerian: due infarti e un impero da 100 milioni