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Phil Galfond: “Il big game dell’Aria è super facile, ma Bellande non vuole i pro. Ci gioca mia moglie”

Negli ultimi due anni Phil Galfond ha effettuato una importante transizione professionale: da regular degli high stakes a imprenditore.

Il soggetto è rimasto il solito, il poker, ma Phil è passato dal tavolo alla scrivania. Una circostanza che nel giro di appena due anni lo ha reso molto meno competitivo ad alti livelli.

D’altronde chi segue l’action online sa che il gioco si evolve alla velocità della luce. Anche un fenomeno del PLO come Galfond si trova in difficoltà quando oggi si siede ai tavoli perché i regular hanno raggiunto livelli inimmaginabili pochi anni fa.

Ne ha parlato nel corso di un podcast con Joey Ingram, nel quale ha anche rivelato che ora è sua moglie a dominare gli high stakes.

Phil Galfond: “Oggi non sono più uno dei migliori”

“Non giocavo a poker dalle WSOP a causa degli impegni di business”, ha dichiarato Galfond in riferimento ai tre episodi di Poker After Dark a cui ha preso parte questa settimana. “Sono molto occupato con il mio business (il lancio di un sito di poker, ndr) ma è quello che volevo”.

A causa degli impegni imprenditoriali, Galfond non è più un vero e proprio professionista. Non tanto per le skills, quanto per la costanza.

Non gioco più molto a poker, giusto un mese e mezzo durante le WSOP quando c’è il big game di Mixed Games. Per il resto dell’anno non faccio altro che lavorare. E arrivato a questo punto, ogni volta che mi siedo a un tavolo di poker mi chiedo: è arrivato il momento in cui i miei avversari sono molto più forti di me?

Una domanda legittima, ma con una risposta ben precisa.

Non è ancora arrivato quel momento“, dichiara con sicurezza il professionista residente a Las Vegas. “Non sono così arrugginito. Se mi dedicassi solo al poker, tornerei a essere uno dei migliori entro un anno”.

Ciononostante, è consapevole che quella manifesta superiorità nel PLO dei tempi d’oro di Full Tilt Poker sia solo un lontano ricordo.

“Negli ultimi due anni, soprattutto per quanto riguarda gli High Stakes Online, si sta formando un divario piuttosto netto tra i top player e tutti gli altri. Sono più forti di me? Non lo so, ma quando mi siedo mi rendo conto di non essere più tra i migliori. Non è divertente, anzi è molto frustrante”.

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Da Phil a Farah: una Galfond alla conquista degli high stakes

Se Phil gioca poco e quando lo fa si rende conto di non essere sui livelli di un tempo, lo stesso non si può dire di sua moglie. Ufficialmente Farah è un’attrice, ma nella realtà dei fatti si guadagna da vivere grazie al poker live.

Prima di riportare il modo curioso in cui è iniziata la carriera di Mrs Galfond, è necessario spiegare la particolare dinamica della partita a cui prende parte regolarmente.

La partita privata di Jean Robert Bellande alla Ivey’s Room dell’Aria Casino

Si tratta del big game organizzato da Jean Robert Bellande all’Aria Casino, e si tratta a tutti gli effetti di una partita privata.

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Diversi anni fa, Bellande è stato incaricato di organizzare le partite high stakes. Per garantire l’action, JRB ha preso una decisione impopolare: escludere dalla partita quasi tutti i professionisti di Las Vegas.

Jean-Robert Bellande

Nel suo big game ci sono businessman milionari in visita dalla California e personaggi come Dan Bilzerian. Su nove partecipanti, solo due o tre sono professionisti, e sono ovviamente gli amici di JRB: Phil Ivey, Ben Lamb, Brian Rast etc.

Phil Galfond ha provato a farsi invitare innumerevoli volte, ma ha sempre ricevuto un secco no da Bellande. Lo stesso non è successo a sua moglie…

Farah Galfond, regular del big game dell’Aria

“Qualche tempo fa abbiamo fatto un viaggio con altri giocatori di poker”, racconta Galfond. “C’era anche JRB e mi prendeva in giro perché non mi permetteva di giocare nella sua partita. A un certo punto ha detto che Farah poteva giocare“.

Quella proposta entrò nella testa di Galfond, che ne parlò con la moglie. Poteva essere un’ottima opportunità visto che il field di quella partita è tutt’altro che imbattibile.

“Un paio di mesi dopo sono entrato all’Aria e JRB ha ribadito che se Farah era la benvenuta“, prosegue Phil. “Credo lo dicesse per scherzare, ma quando ho visto chi era seduto a quel tavolo, l’ho convinta a partecipare. Fino a quel momento aveva giocato solo in modo occasionale”.

Farah Galfond

Da allora, Farah è diventata una regular della partita high stakes. Si tratta di un tavolo di No-Limit Hold’em a blinds $300-$600.

All’inizio era nervosissima, perché gli stakes sono molto alti. Arrivava dal $5-$10 e si è messa a giocare il $300-$600. Non si considera una pro ma gioca tantissimo da quando ci siamo trasferiti a Vegas. Ora è lei quella che guadagna i soldi in famiglia, io li spendo nel mio business“.

Phil spiega che la partita di JRB è sicuramente la più facile di Las Vegas tra quelle high stakes.

Farah sta andando bene. Le partite sono ottime e sta migliorando molto. Penso che lei sia già ora +EV, ma se potessi coacharla vincerebbe davvero tanto in quella partita. Peccato che quando provo a darle qualche lezione la perdo. Credo sia una di quelle persone che imparano meglio giocando”.

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