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PokerStars

"Perché non la chiamiamo PokerStars?" Così nacque la room numero uno al mondo

PokerStars è, ad oggi, la poker room online numero uno al mondo. Forse però non sapete che questo non avrebbe dovuto essere, almeno in origine, il suo vero nome. Qual è dunque la vera storia di PokerStars? Qual era il nome del primo progetto e come avrebbe potuto chiamarsi? Ce lo racconta colui che ha inventato "l'etichetta" di PokerStars: Steve Badger.

Probabilmente ben pochi di voi conoscono Steve Badger, un giocatore/giornalista che nel 1999 vinse addirittura un braccialetto alle World Series of Poker. Se vogliamo, è anche un po' il padre putativo di Assopoker e di tutti i portali di poker al mondo, dato che Badger è stato tra i primi a scrivere di poker sul web.

Addirittura a lui si deve la stesura della prima guida su come giocare a poker online. Ben presto i suoi articoli si posizionarono, agli inizi del nuovo millennio, nei primi posti di tutti i motori di ricerca più importanti dell'epoca (da AOL ad Alta Vista) con la chiave di ricerca "poker", appunto.

Un talento che non passò inosservato. Badger, come racconta in un'intervista a PokerUpdate, fu contattato via mail da un nuovo progetto di sala da poker online, ai tempi ancora in fase embrionale. "Non ne sapevo nulla di software, ma c'erano altre persone coinvolte che erano esperti: mancava chi lo fosse nel poker vero e proprio e nelle ricerche di marketing".

Fu così che iniziò la collaborazione tra Badger e Isai Sheinberg, il creatore di PokerStars.

Galaxy Poker? No, PokerStars

Inizialmente, ricorda Badger, PokerStars avrebbe dovuto chiamarsi Galaxy Poker. "C'erano tre nomi: Galaxy, ma anche Southern e Western. Scegliemmo subito Galaxy, in parte perché volevamo essere più grossi di un pianeta (Planet Poker ai tempi era la poker room numero 2 al mondo, dietro Paradise Poker)".

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Per un mese circa tutti si riferirono al progetto con il nome di Galaxy Poker. Addirittura, nelle prime partite di prova lo sfondo rappresentava appunto la galassia. Il nome, Galaxy Poker, piaceva abbastanza, ma Badger non era soddisfatto. Pensò anche a Galactic Poker e Cosmos Poker,m a qualcosa non gli tornava.

"Sicuramente non volevamo un nome con due P. C'erano già Planet Poker, Paradise Poker e persino Poker Pages. Era tutto un 'PP'. Cominciai così a pensare a Poker 'qualcosa', invece di 'qualcosa' Poker". Già, ma cosa? 'Poker Cosmos' e 'Poker Galactic' non suonavano bene. "Poker Galaxy non era male, ma il dominio era già registrato. Così suggerii Poker Universe e Poker Stars".

Badger rivela i motivi che portarono lui e il resto delle persone coinvolte nel progetto a scegliere PokerStars: "L'elemento 'Stars' era più flessibile. Potevamo applicarlo al concetto di galassia, a tutti i nostri giocatori, alle eventuali celebrità che avrebbero potuto supportarci, al nostro software di livello superiore, ai vincitori dei nostri principali tornei promozionali e così via. E poi non era stato ancora registrato né sul .com né sul .net".

Il resto, a partire da quell'11 marzo 2011, quando la compagnia registrò il marchio PokerStars, è storia di un successo che ha portato la poker room, oggi presieduta da Amaya Gaming, a detenere oggi circa il 70% del mercato del poker mondiale.

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