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Luca Pagano

Luca Pagano lancia il Team QLASH: “È ora di far crescere gli eSports in Italia”

Che Luca Pagano avesse qualcosa che bolliva in pentola lo si era capito già da qualche mese. Dall’annuncio delle Home Wars in avanti, il capitano del Team Pro di PokerStars.it ha lasciato trapelare un certo interesse per il settore degli eSports.

Ieri sera, il recordman italiano di piazzamenti a premio allo European Poker Tour ha divulgato un comunicato stampa in cui presentava il suo ultimo progetto: il Team QLASH, un team di professionisti proprio degli eSports.

Abbiamo raggiunto Luca Pagano per scambiare quattro chiacchiere con lui, incuriositi da questa novità.

Ciao Luca: ci eravamo lasciati con le Home Wars, ci ritroviamo con il Team QLASH. Che è successo in mezzo?

“È successo che è riaffiorato il videogamer che è sempre stato in me! Prima di scoprire che il giochino del poker mi riusciva bene, ho passato ore e ore giocando a Civilization, Warcraft II / III, Command & Conquer, Starcraft e tanto altro ancora.

Il mondo degli eSports mi affascina moltissimo. Le Home Wars sono state l’occasione per avvicinarmi ancora di più a questa cultura che in Italia ancora fa fatica ad avere lo spazio che si merita. C’è un potenziale inesplorato enorme”.

E quindi hai deciso di mettere in piedi una squadra di eGamer professionisti

“Da giocatore e imprenditore, vedo tantissime dinamiche simili a quello che ho vissuto nel mondo del poker. Credo che il timing sia quello giusto e sono convinto che non manchi molto all’esplosione degli eSports in Italia. C’è tanta passione e potenziale, ma anche tanta frammentazione e scarsa strutturazione.

Sono convinto che l’idea di formare e organizzare un Team serio con i migliori player italiani di Hearthstone sia il primo passo concreto e importante da fare, che ci permetterà di imparare e crescere velocemente – noi e tutto il settore degli eSports italiano”

Come mai proprio Hearthstone?

“Be’, da giocatore di poker credo che Hearthstone sia l’eSport che più si avvicina alla mia disciplina, visto che si parla di un gioco di carte. E poi è molto simile a Magic, gioco dal quale non a caso provengono alcuni dei migliori player che abbiamo mai visto in Italia – come ad esempio Dario Minieri, ma anche Pier Paolo Fabretti del Team Pro di PokerStars.it”

Ma come ho scritto ieri sul mio profilo Facebook, Hearthstone è solo il primo passo verso la convergenza di più mondi. Partiremo da qui, per poi andare avanti verso altri giochi competitivi, poker compreso naturalmente”.

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Il valore del mercato degli eSports nel mondo (fonte: mobanetwork.com)

Puoi dirci qualcosa di più su chi farà parte del Team QLASH?

“Io agirò principalmente da dietro le quinte, sarò un po’ il deus ex machina del Team QLASH. Il capitano lo avete già conosciuto: è Simone Larivera, aka ‘Vkingplays’, uno degli ospiti fissi delle Home Wars. Nella modalità Arena ci sono pochi nel mondo bravi come lui.

A fare da trait d’union tra me e il resto del team ci penserà Claudio Poggi, che ha condotto con me le Home Wars. Il suo sarà il ruolo del Team Manager e penserà anche ai vari aspetti della comunicazione.

Il resto del roster… be’, non vorrete mica tutte le novità in un colpo solo!”

Dove può arrivare il movimento degli eSports in Italia?

“Lontano, molto lontano. In tanti paesi d’Europa, ma soprattutto in America e in Asia, è già un movimento pazzesco. Pensate che in alcuni paesi asiatici è già lo ‘sport’ più seguito in assoluto. Personaggi come ‘Faker’ (ne parlavamo qui, ndr) sono delle vere e proprie celebrità.

I numeri sono impressionanti. Ci sono aziende che investono centinaia di milioni di dollari nello sviluppo degli eSports. Molti eventi riempiono già i palazzetti e pensate che le finali dei mondiali di League of Legends l’anno scorso sono state viste da 36 milioni di persone in tutto il mondo”.

E adesso che succede?

“Per il momento posso solo promettervi che ne vedremo davvero delle belle”.

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