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Max Pescatori come Mister Conte: la logica di certe scelte "coraggiose", ad iniziare da Adams

Max Pescatori ha citato più volte il ct della Nazionale Antonio Conte in questa lunga vigilia del Draft ed alla fine ha dato la sensazione di diramare le "convocazioni", ispirandosi proprio al mister leccese: ha puntato tutto sul concetto di squadra, cercando di valorizzare il gruppo, costruendo il progetto sui due high rollers azzurri scelti per primi. Era prioritario assicurarsi Mustapha Kanit e Dario Sammartino per poi costruire il team intorno a loro. Siamo a metà dell'opera, attendiamo con impazienza di conoscere i nomi delle due wild card.

D'altronde abbiamo due pedine che si alternano nei tavoli finale dei tornei più duri del mondo e che hanno dimostrato negli ultimi tre anni di giocarsela con tutti, sia live che online. Non sceglierli per qualche big straniero poco motivato, sarebbe stato un errore grave. Coinvolgere invece nostri giocatori può essere importante per rilanciare tutto il movimento.

Il fatto di poterci permettere di snobbare i big mondiali, può essere la testimonianza della credibilità internazionale che i nostri alfieri hanno saputo conquistare. Sentire le parole di stima di Negreanu nei confronti di Dario Sammartino, durante il draft (come se già Kid Poker sapesse le scelte di Max), ne è la testimonianza.

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Max Pescatori

Certo, è labile il confine tra essere consapevoli dei propri mezzi ad essere mal interpretati e passare da presuntuosi, ma solo la GPL potrà dirci se le scelte autoctone siano state felici.

Logico che i primi due pick hanno poi condizionato la strategia successiva nel draft. Ma forse era giusto fare così.

Rispetto al “collega” Conte (che deve affidarsi ai generosi Pellé ed Eder), Max può puntare su due giocatori italiani di livello mondiale, come testimonia il ranking GPI.

Si è premiato il talento ma senza perdere di vista il valore del gruppo e dello “spogliatoio” con una forte connotazioen nazionale. Forse il team romano non sarà il più forte, ma se le carte dovessero girare per il verso giusto, potrebbe essere la rivelazione di questa GPL.

IL PERCHE' DI TIMOTHY ADAMS

Come ha affermato in diretta, la terza scelta è stata frutto di una consultazione interna con Dario e Musta. C'erano fuori fior di campioni come Moorman, MacPhee e Nitsche, ma si è puntato su uno specialista (sia live che online) di turbo e hyper turbo: il canadese Timothy Adams, vincitore di un braccialetto WSOP nel 2012 nell’evento 2.500$ Four Handed. Lo stesso Negreanu, suo connazionale, ha detto che è molto abile in heads-up.

Devo ammetterlo, in diretta sono rimasto stupito, sognavo già un campionissimo straniero con i colori dei Rome Emperors: avrebbe avuto un bel impatto mediatico. Ma Max non ha voluto fare la collezione di figurine di campioni ma costruire un team vero e affiatato.

Dalle prime informazioni che abbiamo raccolto, Musta stima molto Adams da un punto di vista tecnico e sembra che sul canadese ci fossero gli occhi anche di altre franchigie (Londra?). Ragionando a mente fredda, la scelta è mirata e studiata per assecondare la struttura della competizione. Il fatto che sia stato scelto da Max, Musta e Dario può essere un punto di forza.

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Il ct della Nazionale Antonio Conte, citato più volte da Max Pescatori alla vigilia del Draft

SIAMO TUTTI CT...

Inoltre, è finito nel mirino della critica (in particolare sui social network), l’unico giocatore che ha vinto un braccialetto alle WSOP. Un paradosso, ma noi italiani siamo prima di tutto commissari tecnici ed io per primo facevo il tifo per una scelta più mediatica (sognando il campionissimo). Scelta che molto probabilmente sarebbe stata sbagliata. Ed è questa la differenza tra chi ha vinto 4 braccialetti e si trova sul palco della GPL (Pescatori) e chi è sulla poltrona di casa (il sottoscritto ed un numero importante di potenziali commissari tecnici).

Anche questa è la forza della Global Poker League: stare con il telecomando (o il mouse) in mano, il conforto di una birra ghiacciata e criticare in tutta libertà, come vuole la miglior tradizione italica, in occasione di Europei e Mondiali. Creare interesse intorno al poker non può che essere positivo e questo giochino è perfetto per stimolare un interesse un pò sopito e narcotizzato, in un mondo oramai privo di personaggioni come Mike Matusow o Phil Hellmuth (che spreco vederlo parlare per 4 ore senza il minimo segnale di tilt).

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WALTERINO E IL SOGNO ROMANO: MINIERI!

Il quarto uomo voluto da Max è stato Walter Treccarichi, molto legato ai due pro azzurri e compagno di mille tornei in giro per il mondo, per cementare ancor di più il team.

Le due wild card, molto probabilmente, saranno frutto di questa linea e filosofia scelta dal Pirata, attento a non alterare gli equilibri di "spogliatoio" e creare una squadra forte ed unita.

Per questo motivo il nostro sogno di vedere con i colori della sua Roma, Dario Minieri, sembra irrealizzabile. Il ritorno mediatico per un’operazione del genere sarebbe enorme, ma difficilmente il Pesca smentirà la linea adottata fino a questo momento. Perdonateci se per qualche secondo ci siamo fatti abbandonare al facile romanticismo e alla nostalgia, ma purtroppo gli anni passano per tutti e qualche capello bianco sta prendendo il sopravvento.

I nostri ragazzi dovranno vincere anche un'altra sfida importante: rendere popolare la Global Poker League e il texas hold'em nel nostro paese. Tutti sembrano avere le caratteristiche adatte per riuscire a creare il giusto interesse e se si divertiranno, diventerà tutto più naturale.

La competizione sarà lunga e le motivazioni potrebbero fare la differenza, così come il talento di Musta e Dario. Da non sottovalutare anche il peso che avranno i vari specialisti nelle sfide online (che saranno il 70% della regular season).

Durante la Global Poker Master, giocata qui a Malta nel 2015, il team azzurro sembrava il più motivato e sappiamo tutti chi ha vinto

Leggi qui la composizione delle 12 franchigie.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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