Un intreccio di eventi fortunati (anzi fortunatissimi) legati ai Gratta e Vinci ma sullo sfondo anche altri episodi legati a incomprensioni e patti non rispettati: così finisce tutto in tribunale con potenziali condanne penali all'orizzonte. Un vero paradosso, una storia che sembra romanzata e non veritiera, ed invece è successo e tutto si sta consumando nel Tribunale di Verona.
In questo Articolo:
Il fortunato vincitore del Gratta e Vinci: cosa rischia?
Vi avevamo già parlato di questa storia, ma di fronte al giudice e al pubblico ministero (perché si è finiti anche nel penale) stanno emergendo fatti fuori dall’ordinario.
Un artigiano brasiliano di 43 anni, residente a Monzambano, nel Mantovano, potrebbe affrontare una condanna a tre anni di carcere dopo aver vinto una fortuna grazie a due biglietti del Gratta e vinci.
La vicenda coinvolge Ricardo, piastrellista artigiano brasiliano, il protagonista di questa intricata situazione, insieme ai suoi amici: Giovanni, 51 anni di Brescia, e Christian, 62 anni di Verona.
La controversia nasce dal fatto che Ricardo prima vince 800mila euro con un biglietto acquistato a Modena nel 2021 e successivamente fa il bis (incredibile, contro ogni probabilità) per altri due milioni di euro con un secondo biglietto acquistato sulle rive del Lago di Garda. E' in questo momento che inizia la controversia.
Solo per una doppia vincita del genere ci potrebbe stare un titolo sulla prima pagina di qualsiasi giornale, considerando le bassissime probabilità che tutto ciò avvenga.
Il Gratta e Vinci conteso del Garda: la cronistoria della vicenda
Il 22 febbraio di due anni fa segna l'inizio di una controversia che oggi tiene banco nelle aule di tribunale. Protagonisti della vicenda tre amici: Ricardo, Christian e Giovanni, che si sono recati insieme in una tabaccheria nel centro di Garda, sulla sponda veneta del lago, per acquistare sei biglietti della lotteria istantanea dal valore di 20 euro ciascuno. Il totale speso è stato di 120 euro. Tuttavia, le versioni sui dettagli dell'acquisto e del grattare i biglietti differiscono notevolmente tra i tre.
Divergenze tra Amici
Ricardo sostiene con fermezza di aver pagato, scelto e grattato tutti i biglietti da solo. Diversamente, Christian e Giovanni affermano di averli pagati e scelti insieme, grattandoli a turno. La fortuna ha baciato uno di quei biglietti, che si è rivelato vincente per una somma impressionante: 2 milioni di euro. Ma chi ha diritto a quella somma strabiliante?
Il Sequestro del Biglietto Vincente
Ricardo, il possessore fisico del biglietto vincente, non ha perso tempo. Senza informare i suoi compagni, si è allontanato con il biglietto, recandosi con esso in banca per reclamare la vincita due giorni dopo. Il suo colpo, apparentemente perfetto, è stato però compromesso dalla pronta reazione dei suoi ex amici. Sentendosi traditi, Christian e Giovanni hanno sporto querela contro Ricardo per appropriazione indebita, reclamando la divisione equa della vincita.
Alla luce delle accuse, la Procura ha sequestrato il premio milionario, che ora giace in un conto corrente in attesa della decisione del giudice. Il processo, avviato a settembre dello scorso anno, ha visto susseguirsi numerosi testimoni, prove e arringhe. Ricardo continua a difendersi con determinazione, rivendicando la legittimità della sua proprietà e affermando di essere un esperto di lotteria, con una strategia segreta di successo.
Questa dichiarazione risulta controversa, poiché le probabilità matematiche di vincere premi milionari sono estremamente basse e non vi è una strategia infallibile. È importante ricordare di giocare responsabilmente, riconoscendo l’incertezza insita nelle lotterie.
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L'offerta generosa o semplice calcolo per evitare il processo?
Ricardo sostiene inoltre di aver offerto 80 mila euro a testa ai suoi ex amici come atto di generosità, offerta che entrambi avrebbero rifiutato. Aggiunge di essere stato solo molto fortunato, avendo vinto 800 mila euro con un altro biglietto a Modena due settimane prima dell'evento in questione.
Christian e Giovanni, però, non accettano la sua versione. Considerando Ricardo un bugiardo, affermano di aver giocato in società, come sempre, e quindi di avere diritto a due terzi della vincita. Dichiarano che i messaggi su WhatsApp dimostravano la loro consapevolezza della vincita già prima della fuga di Ricardo, e parlano di tradimento da parte di un amico fidato.
Un Verdettto Incerto
Il giudice dovrà ora districare questa complessa matassa e determinare chi sta dicendo la verità. La decisione sarà basata sulle prove e testimonianze raccolte. Tuttavia, come spesso accade con la fortuna, la verità può essere sfuggevole e inafferrabile. Come dice il proverbio, "la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo.
La denuncia per appropriazione indebita
Non esiste solo l'aspetto di diritto civile (a chi appartiene il biglietto?) ma è anche aperto un procedimento penale, dal momento in cui i due amici affermano di aver comprato insieme il secondo biglietto da 2 milioni e lo hanno denunciato per appropriazione indebita. Di conseguenza, il premio è stato sequestrato e Ricardo si trova ora in tribunale, rischiando una condanna a tre anni di reclusione e una multa di mille euro. Il pubblico ministero propone la suddivisione del premio, con 600mila euro per Ricardo e 500mila euro per ciascuno degli amici.
Ricardo sostiene fermamente di aver acquistato il biglietto vincente da solo.
Le richieste del pubblico ministero (PM)
Il Pubblico Ministero, una volta ascoltate le testimonianze dei due denuncianti, ha richiesto al giudice una condanna di 3 anni di reclusione proprio per appropriazione indebita. La vicenda è alquanto fumosa perché si basa soprattutto su prove testimoniali.
Biglietti in società: i contenziosi legali sono dietro l'angolo
Purtroppo la dinamica è sempre la stessa: amici che comprano in società biglietti delle Lotterie e poi, una volta vinto, scappano. E’ da anni che vi raccontiamo storie molto simili. Mi raccomando: non comprate biglietti in società! Nove volte su Dieci finisce male perché i soldi danno alla testa e le persone cambiano purtroppo per meri interessi.
Le due nemiche-amiche di Latina del Gratta e Vinci
Solo 10 giorni fa vi abbiamo raccontato la storia delle due amiche-nemiche che si sviluppa su una contesa legale duratura tra due ex amiche legate da una vincita da mezzo milione di euro a causa di un biglietto del Gratta e Vinci. Inizialmente unite da una promessa di condividere qualsiasi vincita, la situazione si trasforma in rancore quando il biglietto vincente causa divergenze sull'accordo iniziale.
Dopo anni di battaglie legali, il caso giunge ora in Corte d'Appello a Roma per una decisione finale che potrebbe cambiare le vite delle due donne.
Come detto, questo non è un caso isolato, poiché simili dispute sono sorte in passato anche in altre situazioni di vincite da Gratta e Vinci. Una storia simile riguarda due camionisti a Roma che hanno vinto cinque milioni di euro, ma si sono trovati in conflitto sulla divisione dei soldi, portando infine a una denuncia ai carabinieri.
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