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Andrea Benelli: “Non male il mio ritorno nel live, ora ci prepariamo per le WSOP”

Il ritorno del poker live in Italia fa rima con il ritorno di Andrea Benelli.

Il 15° giocatore della All Time Money List italiana è stato uno dei grandi protagonisti al recente Shark Bay di San Marino, che ha raccolto 905 entries e ha visto il toscano chiudere formalmente in quarta posizione dopo un deal a sei giocatori.

Abbiamo contattato Andrea per farci raccontare il primo torneo giocato dopo tanto tempo. Le skill acquisite in 13 anni di vita da rounder non si mettono in discussione, ma la fortuna ha avuto un gran ruolo nel torneo. Non parliamo di fortuna alla “KK che scoppia AA”, ma della fortuna di trovare i tavoli più morbidi immaginabili.

Andrea Benelli

Lo Shark Bay di Andrea Benelli

“Per quanto riguarda lo Shark Bay, ho trovato subito un redraw facile al turbo e sono salito e ho chiuso il Day 1 a quasi 40x. Poi al Day 2 avevo un tavolo di una facilità estrema e sono salito veramente uncontested, senza mai fare showdown. Vincevo 4, 5 big blinds alla volta senza davvero rischiare niente.

Alla fine del Day 2 ho bullato veramente tanto in zona bolla, rischiando di uscire in una mano contro un ragazzino bravo che penso giochi online. In quella mano infine ho vinto tantissime chips, ero a circa 750.000 prima e in questa mezz’ora pre-bolla ho chiuso a 1.200.000. 

Al Day 3 ero subito partito forte, poi ho perso tre mani incredibili a 18 left e sono sceso a 20x a fine giornata. Al Day 4 la struttura ormai era abbastanza ingiocabile quando eravamo rimasti in 6, abbiamo optato per un deal in ICM dove il chipleader con 12 milioni e mezzo aveva quasi 25x, e con questo deal abbiamo portato a casa 20k, quindi non male come rientro nel live.”

Il 2020 e il ritorno al live dopo lo stop

Goloso di live, Andrea Benelli anche durante l’anno passato non ha perso le poche occasioni di sedersi ai tavoli dal vivo, e sempre ottenendo buoni risultati. Nonostante l’ultima vittoria risalga solo a settembre, riprendere dopo tutti questi mesi di fermo è stato comunque spaesante.

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“Il 2020 per il poco che abbiamo giocato live è andato bene, perché ho fatto tavolo finale a San Marino a gennaio prima della pandemia, poi vinsi il Barracuda a fine settembre, è stato uno degli ultimi live che abbiamo giocato. Ho giocato un po’ online a cash game ma non ho fatto grandi swing.

Aspettavo molto il ritorno del live, quindi mi ha fatto molto piacere tornare ai tavoli. È stato un po’ strano all’inizio, perché giocare tornei live dopo quasi nove mesi fermi… non sapevo come era il tutto, è stata una cosa un po’ strana.” 

L’IPO come riscaldamento, le WSOP come obiettivo

Adesso che per il poker live sembra che gli ingranaggi ricomincino a girare nel verso giusto, è il momento di elaborare un piano, e le World Series Of Poker di Las Vegas non potevano non essere considerate:

“Ora aspettiamo l’IPO, vediamo se riesco a fare la Poker Champions League a Nova Gorica, e poi ci prepariamo per le WSOP. Nel frattempo tra IPO e WSOP ci sarà sicuramente qualche altro torneo, ho visto che dovrebbe fare qualcosa Eurorounders. Per le WSOP non ho ancora deciso uno schedule ma credo giocherò per 30k-35k di spending.”

 

Scrivo di poker da 10 anni, praticamente è l’unica cosa che ho fatto. Ho passato più tempo effettivo in un casinò che a casa e nonostante questo non riesco a battere il NL10. Spero di scrivere meglio di come gioco.
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