I Monopoli di Stato hanno rinviato alla Commissione Europea il testo del decreto tecnico per il cash game ed i giochi da casinò online, in modo tale da evitare ulteriori problemi, nell’udienza prevista per il 14 ottobre dinanzi al Tar del Lazio.
Il Tribunale Amministrativo, su ricorso presentato da Microgame, aveva infatti sospeso il 9 giugno, l’efficacia di un primo decreto che era stato inviato nell’agosto del 2009 a Bruxelles ed era entrato in vigore a novembre. Tutto quindi da rifare. La vicenda normativa del cash game sembra una storia infinita.
Microgame ha contestato il fatto che il testo approvato successivamente da AAMS fosse difforme da quello inviato alla Comunità Europea. Il Tar del Lazio ha quindi sospeso l’efficacia dell’atto normativo in via cautelare.
Il 14 ottobre era prevista la prima udienza di discussione ma potrebbe essere inutile, visto che se il nuovo testo verrà notificato regolarmente, entrerà in vigore il 7 ottobre. La nuova procedura sanerà qualsiasi vizio di forma.
A piazza Mastai hanno preferito questa volta agire d’anticipo, al fine di evitare altri brutti scherzi ed ulteriori ritardi. Così, una volta incassato il diniego da Bruxelles per termini di notifica ridotti, hanno rimandato il nuovo testo alla Commissione Europea. Lo conferma Agipronews.
Dalla giornata di ieri scatta il conto alla rovescia per il periodo di “stand still“: i fatidici tre mesi per la notifica alla Commissione e agli Stati Membri. Il decreto potrà entrare in vigore ad ottobre a meno che gli altri paesi membri non sollevino eccezioni. L’anno scorso non fu chiesto nessun parere e la procedura seguì il suo iter naturale.
Ancora tre mesi e poi il decreto sarà efficace. Dopo di che le poker room potranno iniziare a lavorare sugli aspetti tecnici e, con ogni probabilità, nei primi mesi del 2011 il cash game ed i giochi da casinò saranno online anche in Italia.