Il 7 luglio dovrebbe essere la data fatidica per il via del cash game in Italia ma il condizionale è d’obbligo perché a piazza Mastai sono giorni di intenso lavoro per certificare le piattaforme e dare l’autorizzazione definitiva a quasi 200 concessionari. E’ una febbrile corsa contro il tempo e certezze non ve ne sono sul momento effettivo della partenza dei nuovi giochi, compresi i casinò online.
Per l'attuazione dei due decreti della Legge Comunitaria del 2008, si è concentrato tutto in questi mesi: non solo la fase test dei network e dei siti collegati per il cash ma anche le operazioni burocratiche per l'integrazione della convenzione per i ‘vecchi’ licenziatari e l’ingresso di rooms estere come Titan Poker e Full Tilt Poker che devono seguire il lungo iter burocratico per le nuove concessioni. In più il rilascio dei visti per i tornei ed i sit and go, con il nuovo limite da 250 euro: non tutti i siti sono infatti ancora autorizzati.
Secondo indiscrezioni raccolte da GiocoNews però, per il 7 luglio, a Roma non sono sicuri di poter garantire il via a tutti gli operatori, proprio per la mole di lavoro rilevante che deve essere affrontata nelle prossime quattro settimane.
Da qui il dilemma se far partire i concessionari tutti in un’unica fase (in una data successiva al 7 luglio) oppure a scaglioni in base ai tempi di rilascio delle omologhe e delle certificazioni, come è successo per i tornei da 250 euro. Alcune piattaforme sarebbero già pronte sotto il profilo tecnico per il cash game ed i casinò online e attenderebbero solo l’ok da parte di AAMS.
Ci sono però da registrare anche problemi sull’interpretazione di alcuni regolamenti di gioco a garanzia dei players. Meglio che vi sia chiarezza fin da subito per l'applicazione di alcune norme, prima del via. Per questo molte rooms non vogliono sbilanciarsi sui tempi d'avvio del cash game online anche se – sotto il profilo tecnico - l’iter è in stato avanzato.