La Corte di Cassazione ha emesso un’importante ordinanza che accoglie un recente ricorso presentato da ItalyPoker e dichiara legittimi i tavoli telematici collegati con una poker room online concessionaria. L’autorevole precedente – di fatto - pone fine all’accesa disputa interpretativa sull’applicazione della circolare del 2010 emessa dai Monopoli che vietava l’installazione di postazioni per il gioco in rete, all’interno degli esercizi pubblici.
ItalyPoker ha impugnato il provvedimento di sequestro di un tavolo telematico, riconosciuto legittimo da parte del Tribunale di Treviso. Alla base di questa decisione però vi erano motivazioni poco convincenti: i giudici di primo grado hanno – secondo i legali della società - ignorato il fatto che il poker online sia, per la legge italiana, a tutti gli effetti uno skill game, e non rientri nel gioco d’azzardo.
Inoltre, nel caso di specie, la postazione era collegata ad una piattaforma online omologata da Sogei, con regolare concessione AAMS. "Abbiamo illustrato ai giudici – ha dichiarato il legale Gianluca Pomante all’agenzia Agipronews - della Terza sezione della Cassazione, come il sequestro di un tavolo multipostazione - attuato in base a una contestata circolare dei Monopoli di Stato - sia una errata applicazione della legge". Secondo la tesi difensiva, non vi è una specifica limitazione, stabilita nella concessione AAMS sui giochi d’abilità online.
"Nella convenzione – spiega l’avvocato - di concessione non è prevista la distinzione tra il gioco nelle abitazioni private o nei pubblici esercizi. Un cliente dotato di computer portatile, in un esercizio di connessione wi-fi, sarebbe in grado di poter giocare: è assurdo che la stessa possibilità venga negata a pubblici concessionari, che assicurano un maggiore controllo”.
Il ricorso non solo è stato accolto positivamente dalla Cassazione ma anche dalla Procura Generale. Si attende ora la pubblicazione delle motivazioni. Senza dubbio questa ordinanza sarà un’importante ‘bussola’ per tutti i tribunali di primo grado chiamati in questi mesi a dover decidere sui numerosi provvedimenti di sequestro dei tavoli effettuati nei circoli privati e nei locali pubblici. Un precedente autorevole e di non secondaria importanza per il settore del gioco telematico.
Nelle ultime settimane del 2010, abbiamo assistito a parecchie ordinanze favorevoli di dissequestro dei tavoli elettronici. La giurisprudenza di primo grado sembra aver sposato un orientamento permissivo e il provvedimento della Cassazione, senza dubbio, rafforza tale posizione.