La rottura scontata tra Phil Ivey e Full Tilt Poker ha già creato un terremoto nel mercato delle sponsorizzazioni e la lista dei corteggiatori è lunga. Il numero uno al mondo si guarda intorno: presto o tardi diventerà free agent e il suo rapporto con Tiltware verrà, almeno in parte, disciplinato dai giudici della Corte Distrettuale della Contea di Clark, in Nevada.
Dopo aver querelato la holding che controlla Full Tilt Poker, il suo divorzio pare scontato. Ma il suo nome è talmente ingombrante che non può passare in secondo piano nell’industria del poker online mondiale. E’ il destino dei più forti e senza dubbio il player californiano appartiene a questa esclusiva categoria.
E’ da una settimana che a Las Vegas, durante le WSOP, si sono diffuse voci di un clamoroso avvicinamento (che ha tanto il sapore del tradimento) tra Phil Ivey e PokerStars, grazie ai buoni uffici di Daniel Negreanu. Sospetti e rumors sono stati confermati, almeno in parte, dalle parole dello stesso Kid Poker che è impegnato nel pianificare una trattativa non semplice. Ma le dichiarazioni spese in queste ore nei confronti del player californiano testimoniano che qualcosa di importante bolle in pentola.
Daniel Negreanu ha fatto sapere pubblicamente il proprio pensiero sulla nota vicenda: “Ammiro Phil per quello che sta facendo a tutela dei giocatori. Vi assicuro che per lui rinunciare alle WSOP è un grosso sacrificio ma fa bene a difendere un principio giusto”. Il canadese ha poi rilasciato dichiarazioni pesanti nei confronti della red room, mettendosi in una posizione un po’ scomoda, visto che è ufficialmente l’Ambasciatore nel mondo di PokerStars.
Le due rooms, sono sempre state rivali, ma in vista del processo di New York, naturalmente dovranno forzatamente collaborare, coordinando le strategie difensive per fare fronte comune alle accuse del Dipartimento di Giustizia. Pertanto, in questo delicatissimo contesto, le dichiarazioni di Negreanu non rasserenano il clima ma hanno uno scopo ben preciso.
E' evidente che il corteggiamento sia iniziato ma la vicenda tra Ivey e Full Tilt Poker rischia di prolungarsi per lungo tempo, salvo improbabili accordi extragiudiziari. D’altronde non si tratta di rescindere un semplice contratto di sponsorizzazione: Phil detiene una cospicua quota azionaria di Tiltware.
Inoltre, lo stesso Ivey dovrà valutare altri aspetti (di non secondaria importanza) in merito al suo eventuale approdo nel team pro di PokerStars: se vuole mantenere la residenza a Las Vegas non potrà più giocare online, almeno fino al momento della regolamentazione del gambling su internet negli Stati Uniti. E gli unici operatori autorizzati saranno i casinò statunitensi e le società che non hanno operato off-shore in questi ultimi anni.
Di conseguenza, Phil Ivey potrà prendere in considerazione una proposta da Stars solo se sarà disposto a trasferirsi fuori (Bahamas?) dai confini degli Stati Uniti. E sarebbe bello poterlo rivedere in azione contro Viktor "Isildur1" Blom. Tutto è ancora prematuro ma pare impensabile che il numero uno al mondo rimanga per lungo tempo senza partner e soprattutto lontano dai tavoli High Stakes online.