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Darvin Moon

Un fulmine a ciel sereno: il ‘boscaiolo’ Darvin Moon si è spento a 56 anni

Una brutta notizia ha sconvolto addetti ai lavori e appassionati di quel fantastico gioco che è il Texas Hold’em: Darvin Moon si è spento nella giornata di ieri, a quanto sembra dopo alcune complicazioni sorte al termine di un intervento chirurgico.

Il primo a darne notizia è stato Todd Anderson, giocatore nonché co-fondatore dell’Heartland Poker Tour e persino creatore del noto format Poker Night in America. Anderson era diventato amico di famiglia di Darvin Moon.

Chi era Darvin Moon

Soprannominato “Il boscaiolo”, in onore al mestiere di cui era specializzato, Darvin Moon è nato il 1 ottobre del 1963. Appassionato di poker, da giocatore amatoriale e autodidatta aveva sorpreso tutti, arrivando al tavolo finale del Main Event WSOP 2009, dove sfiorà la vittoria chiudendo al 2° posto, battuto soltanto da Joe Cada.

Insieme alla famiglia, Darvin Moon viveva ad Oakland, nel Maryland, ai piedi del monte Backbone. Prima di partecipare a quel famoso WSOP Main Event, che gli fruttò oltre 5,1 milioni di dollari, Moon viveva in una roulotte.

Qualificatosi al Main Event del 2009, Darvin stava quasi per non giocarlo e per risparmiare i $10.000 di buy-in, vista la crisi economica. Dopo aver visitato il Rio All Suit Hotel and Casino, ed aver assistito dal vivo alla magia delle WSOP, si convinse a partecipare.

E il resto è storia.

 

 

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Le reazioni del web

Come detto, il primo a dare la triste notizia della morte di Darvin Moon è stato Todd Anderson: “La miglior persona che io abbia mai conosciuto nel poker è Darvin Moon. Un uomo di integrità e onore. E credo la persona più interessante che io abbia mai incontrato. Davvero. Lui e sua moglie Wendy erano diventati ottimi amici. Tristemente, Darvin è deceduto per complicanze dell’intervento di oggi. Ci mancherà”.

A stretto giro è arrivato anche il commiato delle World Series of Poker: “Grazie per i ricordi Darvin Moon. Hai ispirato tantissime persone e sei stato protagonista di uno dei tavoli finali più memorabili nella storia delle WSOP. Non ti dimenticheremo mai. Riposa in pace”.

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