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Full Tilt Poker rimuove i tavoli high stakes di "IHateJuice"

In 'Arancia Meccanica' c'è una celebre scena di 'bumhunting'Una curiosa vicenda è avvenuta ai tavoli di cash game high stakes di Full Tilt Poker: protagonista tutto sommato involontario è "IHateJuice", giocatore tedesco di Limit Hold'em che giusto recentemente aveva chiesto a Phil Ivey di far implementare tavoli con limiti più alti, fino al livello $3.000/$6.000.

La poker room lo ha accontentato nel giro di appena qualche giorno, seppure in modo diverso da quanto atteso: i tavoli a suo nome con tanto di posto riservato non erano infatti di heads-up, ma piuttosto tavoli six-max. Nulla di strano, sembrerebbe, dal momento che anche in questi tavoli è possibile confrontarsi testa a testa, a patto che nessun altro si sieda. Le cose tuttavia hanno ben presto preso una piega imprevista, tanto da spingere "IHateJuice" a chiedere da Full Tilt Poker la rimozione di questi ultimi. Perché questo improvviso ripensamento?

La colpa è del cosiddetto "bumhunting". Si tratta di un termine gergale, che originariamente si riferiva a una sorta di spedizioni punitive, compiute da teppisti nei confronti ad esempio di senzatetto: per estensione, nel mondo del poker è divenuto un termine dispregiativo con cui alcuni giocatori definiscono altri players che attuano una scientifica table selection, concentrandosi sempre e solo su avversari deboli, "inseguendoli" anche a livelli superiori a quelli battuti solitamente e magari rifiutando di confrontarsi fuori posizione contro avversari di pari competenza.

Questo comporta due conseguenze correlate fra loro. Da un lato, paralizza l'action, facendo ben presto scappare a gambe levate quei giocatori occasionali tecnicamente non preparati per quei livelli, che tuttavia non disdegnano per mille motivi di bazzicare occasionalmente certi tavoli. Sparita una facile preda, i regulars rimangono ad affrontarsi fra loro, ed è così che si viene a creare un altro fenomeno considerato spiacevole: alcuni regulars cambiano il proprio posto, in modo da trovarsi in posizione contro giocatori capaci e traendone quindi un vantaggio considerato "scorretto" da altri.

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Ciò naturalmente non è possibile in un tavolo heads-up, mentre si può verificare in un tavolo shorthanded dove siano seduti per esempio soltanto quattro giocatori. Un atteggiamento che ad "IHateJuice" non è piaciuto, tanto da spingerlo a prendere questa decisione, per certo aspetti clamorosa: "Non mi aspettavo che le cose potessero prendere una piega simile - ha spiegato il tedesco su 2+2 dietro al nickname di 'hasu' - sembra che alcune persone si siano dimenticate di tutto, compresa la loro etica ed il rispetto verso gli altri giocatori che è dovuto a questi livelli. Nonostante non creda che sia in atto alcun genere di collusion, questi atteggiamenti sono comunque sufficienti a uccidere il gioco".

Nonostante questo faccia tornare in mente le parole di "kirbynator" - che liquidò argomentazioni simili da parte di Daniel Negreanu con un laconico: "We are not samurais" - è pur vero che a questi livelli fra giocatori c'è comunque una forma di rispetto, che porta ad esempio a concedere all'avversario di continuare a giocare quando è in perdita perché possa rifarsi, sapendo bene che ci si possa trovare nelle medesime condizioni da un giorno all'altro. Solo un pugno di giocatori frequentano questi livelli, la competizione è massima e le cifre in ballo vertiginose: porre dei paletti condivisi non sembra quindi idealistico, quanto piuttosto un'esigenza concreta per chi pratica una professione tanto incerta e con sbalzi nei risultati così repentini e significativi. Ma naturalmente talvolta il confine è labile e le opinioni discordanti.

Quel che è certo, è che almeno per il momento non vedremo più tavoli di Limit Hold'em $3.000/$6.000 su Full Tilt Poker, anche se - nell'eventualità in cui magari dovessero comparire heads-up - è perfino possibile che le cose possano cambiare, ancora una volta...

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