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Carlos “El Matador” Mortensen ha scritto la storia vincendo il suo terzo titolo WPT, superando i 143 avversari dell’ Hollywood Poker Open ed eguagliando il record di Gus Hansen (anche per lui tre braccialetti). Lo spagnolo supera Daniel Negreanu nella “WPT All-time money list” con più di $ 5.75 milioni vinti nel circuito.
In Indiana si è confermato uno dei migliori giocatori al Mondo nei tornei live: negli ultimi dieci anni ha incassato più di 9 milioni di dollari (è il 14esimo per incassi). E’ l’unico player ad aver vinto il Main Event delle WSOP (correva l’anno 2001, field ancora ristretto a soli 613 partecipanti) e il WPT Championship (l’evento più esclusivo ed importante del circuito americano).
Nel poker è considerato l’uomo dei due mondi: nato in Ecuador nel 1972 da famiglia spagnola, si è trasferito in tenera età a Madrid. Nel 2000 torna sul suo americano e la sua destinazione non può che essere Las Vegas, per assecondare il suo talento per il poker. In Nevada ottiene subito un piazzamento ITM alle WSOP. Nel più importante torneo mondiale vincerà due braccialetti (tra cui il titolo di campione del mondo) e andrà a premio in ben 18 occasioni.
Al Casinò Hollywood di Lawrenceburg, in Indiana, lo spagnolo - al suo quarto final table WPT - è riuscito a prevalere su un numero relativamente ristretto di iscritti (solo 144) ma ha dimostrato di essere in grande forma e di presentarsi come uno dei più brillanti alle WSOP, in programma tra due mesi. Poche settimane fa, nel WPT LA Poker Classic, aveva sfiorato il final table, in uno dei field più difficili al mondo.
Il chipcount iniziale del final table, al 20esimo livello, prevede la seguente situazione (tra parentesi il numero dei big blinds):
1. Carlos Mortensen - 1,127,000 (56 bb)
2. Frank Calo - 1,075,000 (53 bb)
3. Mike Mustafa - 990,000 (49 bb)
4. Ravi Raghavan - 488,000 (24 bb)
5. Chris Bell - 372,000 (18 bb)
6. Jerry Payne - 268,000 (13 bb)
L’azione non è mancata fin dai primi livelli: lo short stack Jerry Payne prova subito a 3bettare Mike Mustafa con Q 10 ma trova sul suo cammino A K. Un board bianco sancisce la sua eliminazione in sesta posizione. Poi è la volta di Ravi Raghavan che pusha con una coppietta (5 5) ma trova la monster hand (K K) di Frank Calo che regge fino alla quinta strada.
Al 21esimo livello, nell’arena dell’ Hollywood Casinò entra in scena “El Matador”, che dal bottone rilancia per 60.000, dallo small blind Chris Bell va All In per 195.000, chiamato dallo spagnolo con 4 4 . Bell mostra a 9 ma Mortensen rafforza il suo vantaggio trovando un 4 sul board. A metà final table, grazie a questo colpo raggiunge Mustafa e Calo a quota 1.400.000 chip per una situazione di estremo equilibrio:
1. Carlos Mortensen - 1,458,000 (60 bb)
2. Frank Calo - 1,457,000 (60 bb)
3. Mike Mustafa - 1,405,000 (58 bb)
Dopo una serie di inevitabili scontri tra bui, Calo scende a 853.000 e la mano numero 67 gli risulta fatale: il flop recita 5 4 2 , Mortensen aggredisce e pusha. Da short stack Frank Calo effettua il call con una top two pair con 5 4 in vantaggio sull’avversario che mostra 3 3 . Il turn è ininfluente ma al river giunge lo scoppio: 3 !
Mortensen si presenta all’heads-up in testa e sente l’odore del terzo titolo WPT:
Seat 1. Mike Mustafa - 2,071,000
Seat 3. Carlos Mortensen - 2,249,000
Il suo avversario, per la prima volta ad un tavolo finale, parte subito bene, passa al comando ma al 25esimo livello arriva la mando della svolta quando su un flop 10 9 6 vanno entrambi in All In. Mustafa gira le sue carte per una top two pair con 10 9 ma è battuto dalla scala nut floppata dall’iberico: 8 7 .
Mustafa rimane short a 300.000 circa, riesce a risalire fino a 730.000 ma il suo destino si compie quando pusha una coppia 6 6 , trovando il call dell’avversario: k 10 . Sul flop Mortensen trova un 10 e il suo terzo titolo WPT.
Questo il payout del final table:
1°. Carlos Mortensen - $393.820
2°. Mike Mustafa - $223.623
3°. Frank Calo - $167.717
4°. Chris Bell - $124.966
5°. Ravi Raghavan - $105.234
6°. Jerry Payne - $88.791
