Uno degli effetti più importanti della legalizzazione del poker online in Italia, è stato da subito il suo apporto in termini fiscali. Le casse del nostro erario infatti sono storicamente affamate di nuovi introiti per alimentare una Macchina-Stato sempre più complessa. Giocare legalmente significa dunque, oltre che poter giocare tranquilli da tanti punti di vista, anche contribuire - seppur in maniera generica - al mantenimento del nostro sistema economico.
A tutto questo sembrano però non essere ancora particolarmente interessati i giocatori italiani. Abbiamo infatti chiesto, in un sondaggio sulla nostra home page, quali siano gli utilizzi che ognuno di voi preferirebbe per il (tanto) denaro che lo Stato incassa dai proventi del poker online. I risultati? Un pokerista su 3 (il 32.2%) non è interessato alla vicenda, ma piuttosto vorrebbe pagare rake più basse.
Questo dato però non va letto come semplice disinteresse del giocatore di poker verso il mondo e la società che lo circonda: è noto come, con l'entrata in vigore del poker online sotto l'egida di AAMS, le tasse per ogni partita online - sia essa sit'n'go o torneo - sono inevitabilmente più alte rispetto ai tempi in cui si giocava sulle ".com", le quali non erano ovviamente tenute a corrispondere alcunchè a nessuno stato nazionale. Il pagamento di una rake maggiore incide - giocoforza - anche sul profitto di ogni singolo giocatore, che per mantenerlo deve faticare almeno il doppio.
Comunque sia, due pokeristi su tre sono interessati alle modalità di reinvestimento pubblico del denaro generato dalla propria attività di players. A riscuotere i maggiori consensi è la ricerca scientifica (25.4%), in cui storicamente l'Italia produce eccellenze ma che è sempre più a corto di fondi. In quest'ambito i giocatori di poker dimostrano maggior sensibilità che in altri, mentre l'abbassamento delle aliquote irpef grazie al ricavato del gioco online è qualcosa a cui i poker players credono pochissimo: appena il 5% di essi sarebbe favorevole.
Argomento abbastanza sentito è l'abbattimento del debito pubblico. Sebbene l'indebitamento pubblico di uno Stato segua logiche e percorsi molto complessi e non risolvibili con il contributo del gettito erariale, al 17.6% dei pokeristi italiani piace quest'idea. Al contrario, un contributo al miglioramento di trasporti e servizi al cittadino è ben visto solo dal 5.2% dei votanti.
La salute e la solidarietà sociale sono gli argomenti forse più sottovalutati rispetto a quanto ci si potesse attendere: solo l'8,7% dei pokeristi nostrani vedrebbe con favore una destinazione dei proventi del gioco al Welfare, mentre il 5.9% sceglierebbe di utilizzarli per beneficienza ed aiuti al terzo mondo. L'interesse del giocatore medio italiano verso il diritto alla salute è comunque ampiamente dimostrato dal dato precedente riguardo alla ricerca scientifica: se è vero che quest'ultima copre una vasta gamma di campi di applicazione, quello della ricerca sulle malattie e le relative cure è l'accezione più fortemente percepita dalla maggior parte della gente.
Com'è allora il mondo ideale tracciato dai 7509 tra giocatori ed appassionati di poker che hanno votato nel nostro sondaggio? Sembrerebbe un mondo in cui il giocatore cerca il proprio legittimo tornaconto senza dimenticare tutto ciò che lo circonda. In fin dei conti, il primo e vero sdogamento del poker nel nostro paese è dato proprio dalla sua partecipazione attiva ed "alla luce del sole" al nostro sistema economico, oltretutto come uno dei pochissimi settori in grande ascesa ed in controtendenza rispetto alla crisi globale.
E da questo punto di vista i giocatori di poker vorrebbero essere finalmente visti non più come annoiati perdigiorno o incalliti gamblers, ma come dei lavoratori che producono profitto per sè e ricchezza per il Paese.
E' allora un mondo che vuole guardare avanti con fiducia, e in cui il giocatore è pronto a prendersi la sua parte di responsabilità. Ma questa idea di mondo - secondo i pokeristi italiani - è di certo sostenibile anche con una rake più bassa...
Qui trovate il dettaglio dei risultati di questo sondaggio, e anche dei nostro sondaggi precedenti