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Il Texas Hold'em fa presa all'Est: in Ungheria 5000 pro players

Il bellissimo Casinò 'Las Vegas' di BudapestSpesso discutiamo fra appassionati circa l’eccessiva presenza in Italia di giocatori professionisti o sedicenti tali, di quanto si tratti di una strada difficile da percorrere e se i sacrifici che questa scelta richiede valgano la pena anche a fronte di guadagni importanti. Intuitivamente infatti guadagnarsi da vivere giocando a poker sembra avere molti vantaggi, quali quello di trasformare una propria passione in un’occupazione che può arrivare anche ad essere molto redditizia, l’indipendenza da eventuali datori di lavoro e così via.

Tutto vero, se non fosse che le incognite sono almeno altrettante rispetto ai benefici, dato che naturalmente la pressione di guadagnarsi da vivere a questo modo diventa molto alta, costringe a giocare molte ore ogni giorno anche quando non se ne avrebbe alcuna voglia ed anche ad affrontare periodi di varianza negativa che assumono un significato molto diverso rispetto a quelli patiti dal giocatore amatoriale.

In ogni caso, sembra che il nostro Paese non sia il solo a mostrare certe tendenze. E’ emerso infatti da uno studio recente che in Ungheria vi sono circa 200mila giocatori online e 50mila players live, in una nazione che può contare 10 milioni di abitanti. Fra tutti questi giocatori, se ne stimano circa 5000 che si sono dati al professionismo grazie al poker. Numeri importanti quindi, se rapportati alla popolazione complessiva, numeri che trovano una spiegazione solo se confrontati ad altri numeri. Infatti, il reddito procapite della popolazione ungherese si aggira sui 640 dollari, non c’è quindi da stupirsi se così tanti giocatori provino la loro abilità col poker nel tentativo di arrotondare le proprie entrate o addirittura a garantirsi uno stile di vita nettamente più elevato rispetto alla media.

A ulteriore conferma di questa tesi, vi è il dato che sempre più studenti, una volta conseguito il titolo di studio, desidererebbero dedicarsi al poker online, se non come occupazione principale quanto meno come passione che possa garantire un ulteriore guadagno.

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Una tendenza che quindi sembra essere molto simile non solo a quella italiana ma ormai a quella europea, un Europa che fra l’altro vede proprio nell’Ungheria uno dei paesi dell’Est dove il Texas Hold’em è riuscito a piantare radici più solide, come è stato testimoniato anche dal successo ottenuto da tutti gli eventi live che sono stati organizzati nell’area.

Il tempo ci dirà se questo movimento ungherese saprà regalarci giocatori di livello internazionale nel corso dei prossimi anni, fino ad allora possiamo senz’altro dire che anche nel caso del Texas Hold’em tutto il mondo pare essere paese.

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