
Come sempre partiamo dall'attualità e dall'attacco informatico che avete ricevuto durante il Sunday King da 100.000€ garantiti. L'amministratore delegato ha parlato apertamente di disegno criminoso. Tu puoi darci qualche elemento in più?
Si tratta senza alcun dubbio di qualcuno con una grande forza e grandi mezzi, sia organizzativi che economici. Dai report che abbiamo ricevuto risulta una saturazione di banda da oltre 56 gigabyte per secondo, con centinaia di migliaia di IP coinvolti. Non si improvvisa una cosa del genere, che per modalità e tempistiche (un secondo attacco è stato sferrato lunedì pomeriggio, costringendo People's a posticipare il day2 del torneo, ndr) si tratta di qualcuno che voleva colpire il nostro business e i nostri giocatori.
In verità non sono riusciti a penetrare nella piattaforma, quindi il loro danno si è "limitato" alla saturazione della banda. Purtroppo i veri danneggiati sono stati i giocatori, alcuni dei quali sono stati proprio impossibilitati ad accedere al gioco. Posso dirti che solo nella giornata di oggi (ieri, ndr) abbiamo provveduto a rimborsare il buy-in a oltre 30 giocatori che avevano dimostrato di essere stati impossibilitati a disputare il torneo ed abbiamo l’obiettivo di terminare tutti i rimborsi entro la fine della settimana
1395 giocatori unici e oltre 1480 ingressi dicono di un successo clamoroso. Forse dicono anche che dovreste farlo anche più spesso?
Ti dirò, in Microgame ho trovato una realtà che condivideva la mia idea di gambling in Italia, qualcosa che esalta il divertimento e va contro certe logiche che hanno a mio avviso rovinato il mercato. Mi riferisco alla logica che vorrebbe il gioco del poker basato sul montepremi e sulla spesa del giocatore. Io credo nell'esatto contrario: basare l'attrattività solo sui garantiti è diseducativo, io voglio riportare il poker ad essere un fenomeno di massa e i numeri ci stanno dando ragione.
I nostri dati, infatti, dicono che la spesa media dei nostri giocatori in MTT è inferiore a quella dei dati di mercato, pari a 27€ al mese e 67€ per il cash. In questi dati ci sono gli high spender per reddito, i super pro ma anche la grande maggioranza che gioca per passione.
Noi abbiamo fatto una scelta di posizionamento chiara: People's Poker non è un luogo per i professionisti, o per chi è abituato ad aprire 16 tavoli, ma per la gente che gioca a poker per passione, che si diverte magari senza sapere cosa è il roi. Infatti noi non abbiamo mai fatto una classifica cash, non garantiamo compatibilità con i siftware di tracking e ci ostiniamo a non implementare alcune funzionalità. La nostra deve essere un'offerta modulata sulla gente, una offerta che sia divertente con una spesa moderata e in questa concezione un evento come il Sunday King deve essere una festa, non una routine. Saremmo già in grado di allestire eventi del genere ogni settimana, ma nel poker che ho in mente la rarità è un dono e infatti il Sunday King era concepito per essere una festa, una celebrazione della nostra idea di poker. Alla fine è andata anche oltre le più rosee aspettative, perchè ti confesso che non pensavamo di cappare il garantito, anzi eravamo disposti a sobbarcarci un piccolo overlay. Le cose sono andate diversamente e sono felice.
Quindi, anche in ragione delle risposte positive dei nostri giocatori, posso annunciarti che il Sunday King verrà riproposto il mese prossimo, sempre con 100.000€ garantiti ma non solo: metteremo 10.000€ di montepremi added, da distribuire in modalità che renderemo note in seguito, e raddoppieremo i satelliti e anche i 25 ticket regalati nei freeroll, portandolo appunto a 50. 50 giocatori che non potrebbero permettersi un evento del genere, ma potranno disputarlo spendendo 0 euro.
Hai parlato di dati di mercato. Entriamo nel merito, anche in considerazione della recente acquisizione di Active Games?
I dati che ho sono precedenti all'acquisizione, e sono abbastanza eloquenti. Nel 2016 People's Poker ha fatto registrare un +8,2%, mentre il mercato in generale ha perso il 9,3%. Ciò significa che abbiamo performato per il 17% meglio dell'intero mercato. E non si tratta di un dato casuale, perchè era già successo nel 2015. In due anni abbiamo performato con una media superiore al 20% rispetto a quella del mercato.
Tuttavia, il dato che mi piace di più esaltare è quello dei giocatori unici. Una delle conseguenze della crisi è stata il calo degli unici, mentre da noi è avvenuto l'esatto contrario. Abbiamo una spesa media più bassa, è vero, ma i dati dicono che i nostri giocatori rimangono estremamente fidelizzati al prodotto. In altre parole, insieme all'acquisizione di nuovi giocatori, da noi anche i vecchi rimangono attivi. Ciò avviene perchè hanno trovato nel nostro ecosistema una realtà per loro sostenibile.
L'arrivo di Active Games però vi ha rafforzato molto.
Sì, l'accordo con Active ci ha messo in contatto con concessionari nuovi e molto interessanti. Mi conforta vedere che dai primi dati entrambi i network hanno avuto una forte crescita rispetto a quando erano separati. Tuttavia per il momento preferisco non dare numeri, perchè è vero che vedo costante crescita ma voglio aspettare qualche mese affinchè i dati si consolidino. Posso però dirti che abbiamo completato la fusione con Active in meno di tre mesi. Nelle precedenti esperienze di migrazioni su mercati regolamentati, quando andava bene ci si impiegava un paio d'anni. Quello che il nostro provider ha realizzato in collaborazione con i nostri clienti è qualcosa di unico e di questo voglio ringraziare soprattutto i nostri tecnici, professionisti meravigliosi che lavorano con una dedizione ed una passione unica. Certo alcuni problemi rimangono, ma tutto quello che dobbiamo fare è continuare a lavorare per risolverli.
Fine prima parte. Nella seconda parte, Guerra ci parlerà di altri argomenti molto interessanti come la liquidità condivisa e i DFS, svelando anche qualche anteprima sul futuro del People's Poker Tour.