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Patrik Antonius: “Il durrrr Challenge è perso!”

Patrik-AntoniusPatrik Antonius è atterrato a Londra ed – in via del tutto eccezionale – ha concesso la sua presenza per il Main Event WSOPE. Si è iscritto per il Day1B ed ha concluso le sue fatiche a metà classifica con 54.000 chips, dopo aver giocato allo stesso tavolo con l’azzurro Fabrizio Baldassari.

C’è da dire però che  la testa del finlandese era da tutt’altra parte. Il player di Helsinki ha rilasciato dichiarazioni pessimiste sulla conclusione del suo duello con Tom Dwan. La prima sfida del “durrrr Challenge” oramai sembra aver preso la direzione degli Stati Uniti.

“Ho ancora – confida il finlandese – tecnicamente una possibilità ma è molto ristretta. E’ difficile riuscire a rimontare. Purtroppo ho giocato male troppe mani. Ho interpretato la sfida in maniera pessima: a volte ero distratto, in altre occasioni le carte non sono girate per il verso giusto. Questo è il poker! Sono pronto per un’altra sfida!” .

Non è da Patrik Antonius parlare in modo così arrendevole ma i numeri sono nettamente a favore di “durrrr”. E’ dal 3 agosto che i due non si sfidano ed al momento sono state giocate 39.436 mani sulle 50.000 previste, in 64 sessioni. Nell’ultimo incontro Tom Dwan ha rafforzato il suo vantaggio ad oltre 2 milioni di dollari (2.059.719$ per la precisione). Salvo miracoli Antonius è destinato a perdere. E considerando l’anno d’oro di Dwan difficilmente ci sono margini per una rimonta, anche se deve giocarsi ancora un quinto della sfida.

Prima di dedicarsi quasi totalmente al cash game online, all’inizio della sua carriera, Antonius si era rivelato al mondo del poker come un ottimo giocatore nei tornei live, vincendo anche l’European Poker Tour di Baden, nel 2005. Nello stesso anno ha rischiato di rivincere la picca a Barcellona (terzo classificato) ed è stato runner-up al Bellagio (un milione di dollari vinti nell’occasione).

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Antonius ha abbandonato quasi definitivamente i tornei live: “Il mio stile di vita non contempla più questo tipo di  impegno e di competizione: voglio vivere in maniera più salutare. Non riesco a giocare per 8, 9 ore, per cinque, sei giorni consecutivi. Diventa tutto ripetitivo: ti svegli, mangi, giochi, rivai a dormire e ritorni a giocare. E’ massacrante. I tornei non sono più la mia priorità. E poi riesco a fare più soldi giocando cash”.
Lo scandinavo non ama muoversi come una volta: “Prima ero sempre con una valigia in mano, ora vivo in maniera più stabile: sto due o tre mesi l’anno a Las Vegas, poi vado nella mia casa nel Principato di Monaco oppure ritorno in Finlandia”.

Ed è un vero peccato che la stella di Full Tilt Poker abbia deciso di abbandonare le competizioni live. Pensate che oltre ai grandi risultati all’ European Poker Tour, Patrik ha centrato anche tre final table alle World Series. Pur non essendo la sua occupazione principale nel live è andato a premio 26 volte ed ha incassato 2,6 milioni di dollari.

Quest’estate ha partecipato solo a due eventi alle World Series: nel Main Event è andato in the money ed i suoi investimenti si sono rivelati comunque vincenti perché ha puntato sui fratelli Mizrachi che l’hanno ripagato alla grande. E’ un momento delicato della sua carriera: nella prima sfida del “durrrr challenge”, come detto, è prossimo all’abdicazione ed è sotto di 2 milioni di dollari, mentre negli High Stakes su Full Tilt Poker è in rosso di 387.000$ nel 2010. Briciole per uno che ha guadagnato online, negli ultimi quattro anni ben 9,9 milioni. Una piccola pausa se la può anche permettere.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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