La Guardia di Finanza è intervenuta in un circolo privato di Arezzo, sorprendendo un player intento a giocare all’interno di una saletta con un personal computer collegato ad una room.com, non autorizzata dai Monopoli di Stato. Le fiamme gialle hanno denunciato tre persone e sequestrato cinque apparecchi da intrattenimento, secondo quanto riporta il giornale ‘La Nazione’.
All’interno del circolo, è stata accertata la presenza di altre postazioni multimediali collegate ad un computer centrale, controllato dal titolare del locale che gestiva i flussi dei clienti. Il sistema era a sua volta allacciato ad un sito estero. La Guardia di Finanza ha contestato una sanzione amministrativa di 17.000€. Il Comando di Arezzo ha fatto sapere che nel corso dell’anno, in vari pubblici esercizi e poker club, sono stati sequestrati 20 computers, 13 smart card e 8 slot non collegate alla rete AAMS.
La recente giurisprudenza, con la sentenza di febbraio del Tribunale di Camerino, ha dichiarato non colpevole un gestore di un internet point che era impossibilitato (anche per una questione di tutela della privacy) nel controllare un cliente intento a giocare su un sito non autorizzato. Non vi sono precedenti giudiziari invece per il caso di specie, riguardo ai circoli di poker.