A Berlino è iniziato il processo nei confronti dei quatto giovani accusati della rapina durante l’EPT, al Grand Hyatt Hotel della capitale tedesca. Tre rapinatori hanno già confessato di essere stati gli autori del raid e della violenta aggressione, ma hanno rifiutato di rivelare dove sono nascosti i 240.000 euro dispersi.
Il bottino del colpo rimane ancora nel mistero. Dalle prime indiscrezioni che filtrano dal palazzo di Giustizia di Berlino è emerso che la banda era intenzionata ad entrare in azione non durante il torneo, ma successivamente, nel momento in cui le guardie giurate avrebbero dovuto trasportare il denaro contante raccolto per le iscrizioni dei due Side event (appena iniziati) dalla sala dell’Hotel a quella del Casinò che si trovava davanti.
Il presunto leader della banda Mohammed Abou C., un ragazzo di 31 anni che stava giocando all’interno della struttura, avrebbe però invitato i suoi complici ad agire prima. E così la banda è entrata in azione, brandendo machete e pistole, minacciando il personale e la sicurezza del Grand Hyatt Hotel.
In effetti, alcuni presenti hanno testimoniato che i rapinatori hanno agito con un tempismo quasi perfetto, quando gli incassi non erano ancora stati depositati nella cassaforte del Casinò che si trovava a dieci metri dall’albergo.
Secondo tale ricostruzione, come detto, una delle menti del colpo era a giocare all’interno, quindi, con ogni probabilità era nella lista degli iscritti ad uno dei side (l’altro era riservato solo alle donne); al main event erano rimasti in corsa solo 27 players. All’interno dell’Hotel Hyatt si giocava solo a poker. In un video amatoriale è ripreso un giocatore che mentre fugge si copre il volto dinanzi alla telecamera.
Il portavoce del Tribunale Carl Petra ha rivelato che uno dei membri, per il suo ruolo nella rapina, rischia 15 anni di reclusione mentre per gli altri tre le pene possono variare. Altri due uomini, che sono accusati di aver ideato e pianificato la rapina, saranno processati in un altro procedimento che sarà celebrato entro la fine dell’anno.