Un po' come il proverbiale gatto che gioca col topo, Sergio Castelluccio ha "cotto" a puntino il suo avversario Alessandro Vecchi nell'heads up del WSOP Circuit Main Event concluso la notte scorsa a Campione d'Italia.
Le forze in campo erano palesemente squilibrate: skills, un notevole vantaggio in chips (2,3 a 1 circa) e infinita esperienza in più da parte del top player campano, l'effetto-sorpresa e il non avere sostanzialmente nulla da perdere da parte del toscano Vecchi.
Quest'ultimo decide di far la voce grossa fin dalle prime battute, mandando un bel "restone" secco alla prima apertura di Sergio, nella primissima mano dell'heads up. Poi una sfilza di piatti piccoli o medio-piccoli, che hanno visto il vantaggio di Castelluccio erodersi gradualmente fino a scomparire. Qualcuno potrebbe aver pensato qui che Sergio stesse perdendo il controllo del tavolo, ma non è così. Ce lo conferma lui stesso in una breve intervista a caldo.
Chiaramente hai impostato l'heads up cercando di evitare al massimo possibile spot marginali, ma farlo contro un avversario che cerca molto la giocata "di braccio" non deve essere stato semplice come sembra...
Tu lì speri che capiti il colpo in cui lui mette da drawing dead, e può succedere ma può anche capitare un colpo un po' marginale che decidi di non prendere nonostante tutto.
Sergio si riferisce ad uno spot in cui, su blind 80000/160000, limpa da bottone/sb con q 3 , Vecchi rilancia fino a 420000 con 4 5 e Sergio gioca.
Flop q 8 5 e check di entrambi.
Sul turn 7 Vecchi trova una bella equity ma soprattutto coraggio per puntare 1.1 milioni su pot 840mila. Sergio chiama ancora.
Il river è un 9 che non chiude nessuno dei possibili progetti del toscano, il quale però pusha per 6,2 milioni, ovvero oltre due volte il piatto.
Sergio ha in totale ancora 9 milioni, e dopo lunghi minuti decide di foldare, mentre Vecchi mostra orgoglioso il bluff passando in leggero vantaggio di chips.

Sentiamo ancora il vincitore: "Io sono abbastanza convinto che sia in bluff, ma ha messo due volte pot al river. Se perdo quel colpo rimango con poco più di 2 milioni contro quasi 16, e per me diventa una tombola, nel caso in cui mi fossi sbagliato e lui avesse trovato qualche doppia strana. Ma non ce l'ha quasi mai, anche per i tells evidentissimi che mi dava. Infatti se lì mette mezzo pot lo snappo, se mette pot probabilmente tanko un po' ma chiamo uguale, ma due volte pot non ce l'ho fatta, anche perchè con lui avevo giocato quasi zero durante tutto il tavolo finale, e ieri (lunedì, ndr) non lo avevo neanche avuto al tavolo."
Nel colpo del tuo double up contro Castro,sul suo check-push hai pensato per un bel po'. Hai davvero messo in conto di foldare con top 2-pair su QJ22?
Ovviamente no, ma ho imparato che nei momenti importanti bisogna sempre prendersi del tempo per pensare, ripercorrere l'action e gli eventuali effettivi pericoli.
Ma in tavoli finali del genere preferisci avere qualche player skillato in più o pagare il rischio che giocatori inesperti rallentino molto l'azione, come è avvenuto ad un certo punto?
Mah, in realtà da un lato rallentano molto l'azione, ma dall'altro la velocizzano perchè mettono molto più facilmente gli stack in mezzo in situazioni in cui dovrebbero giocarsi poco o nulla. Quindi no, io da quel punto di vista preferisco sempre avere giocatori occasionali al tavolo.
In definitiva pensi di essere stato l'unico che non sentiva il peso dei soldi e di scalini così importanti?
Secondo me lo sentivano un po' tutti, compresi i due stranieri che erano bravini ma evidentemente un po' contratti, forse perchè non proprio abituati a giocare per certe cifre. L'unico che faceva eccezione era proprio il giocatore che è arrivato in heads up con me, non perchè sia uno abituato a giocare queste cifre a poker, ma mi pare di aver capito che si tratti di uno a cui non pesano i soldi, o almeno i 40mila euro che ballavano tra primo e secondo posto.