La dichiarazione è di quelle pesanti. Shaun Deeb, uno dei più forti giocatori al mondo di poker, che negli ultimi anni ha spesso fatto parlare di sè per ottimi risultati sia nei tornei live che in quelli online, dopo averlo preannunciato durante le WSOP di ottobre e novembre, ha confermato quella che suona come una sorta di "dichiarazione di guerra" nei confronti del "Poker Brat" Phil Hellmuth.
Durante un recente intervento nel podcast di Doug Polk, infatti, Deeb ha confermato di avere nel mirino il sorpasso a Phil Hellmuth in termini di braccialetti WSOP. E, per farlo, si è posto un periodo di vent'anni.
I record di Deeb
Partiamo da una premessa: viene infatti da chiedersi se Deeb abbia effettivamente le carte in regola anche solo per ipotizzare un'impresa del genere. Quindi, passiamo ai suoi risultati attuali. Ad oggi, Deeb sta sfoggiando un ruolino di marcia alle World Series of Poker davvero impressionante, avendo conquistato (a soli 35 anni) già cinque braccialetti e 114 piazzamenti a premio per un totale di $ 6.546.199 guadagnati nel corso della sua carriera.
Sebbene non sia affatto vicino al leggendario record di Hellmuth di 16 braccialetti, viene da pensare che con questi numeri Deeb sia legittimato a pensarci. Hellmuth è attualmente in prima posizione nella lista dei braccialetti di tutti i tempi con 16 braccialetti e 181 premi per un totale di $ 16.310.775 guadagnati.
Perchè ne è così sicuro
Nel podcast di dicembre, Polk ha chiesto a Deeb i motivi della sua sicurezza nell'annunciare una sfida del genere. Deeb ha risposto che l'ago della bilancia sarà costituito dai tornei misti con una bassa affluenza, nei quali si sente insuperabile.
"Sono il migliore nei tornei con pochi partecipanti", ha detto Deeb. "Gli eventi dal field ristretto, magari quelli costituiti da varianti particolari, avranno un buy-in più alto, e tutti sappiamo come sebbene Phil sia bravo in molte cose, i giochi misti non siano il suo forte".
"Invece questo è nettamente il mio campo, so come giocano tutti, mi presento allenato, riposato e con un ampio portafoglio per questo tipo di competizione". Inoltre, non va negato che - ovviamente - un maggior numero di tornei giocati corrisponde a maggiori chance di portare a casa braccialetti.
Meno hold'em, quindi, e più mixed games, dove Deeb si reputa molto più forte non solo rispetto ad Hellmuth, ma rispetto al field in generale. Inoltre, l'ottimizzazione del tempo risulterà un fattore fondamentale.
"Dal punto di vista temporale, poi , c'è da dire che un torneo di Hold'em alle WSOP può durare anche tre o quattro giorni; disputando solo tornei misti da uno o due giorni, vi è la concreta possibilità di pianificare un ruolino di marcia molto più denso di impegni."
A quando l'aggancio in vetta?
Fatte tutte le premesse e le dichiarazioni del caso, Deeb e Polk si sono messi a ipotizzare - numeri alla mano - quando effettivamente questo "sorpasso" potrebbe concretizzarsi.
Presupponendo che Hellmuth potrà vincere con sempre meno frequenza (e questo, in realtà, è tutto da vedere), ad oggi Deeb, 35 anni, dovrebbe vincere un braccialetto all'incirca ogni due anni per raggiungere Hellmuth, 57.
"Ci metterò 20 anni per raggiungerlo", ha detto Deeb, che poi fa una considerazione particolare. "Penso che vincerò mediamente qualcosa come 0,75 braccialetti all'anno, e anzi è più facile che ne riesca a vincerne due in un anno che zero. Senza contare che da qualche tempo vi sono contestualmente anche i tornei delle WSOP online, che conferiscono dei braccialetti".
La sfida è lanciata. Deeb, peraltro, ha detto che si impegnerà con questa mastodontica costanza solo per le WSOP, mettendo in secondo piano tornei e cash game nel corso dell'anno.
Non possiamo che attendere la risposta di Phil Hellmuth, prima che i due incrocino le carte alle prossime WSOP.
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