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Viktor “Isildur1” Blom esclusivo: “Perché non gioco online da 6 mesi, il mio focus ora è sul live!”

di Stefano Atzei

Ci credereste mai che Viktor “Isildur1” Blom preferisce il live all’online?

Ebbene sì, l’uomo che ha scritto alcune tra le pagine più significative del poker online distruggendo la scena nosebleed dietro l’avatar di un ninja mascherato, ha deciso di riporre il mouse il soffitta. Almeno per un po’.

Viktor Isildur1 Blom

Non è più così inusuale incontrarlo ai tavoli dei circuiti più prestigiosi al mondo e, col senno di poi, anche il successo al Main Event del PartyPoker Million nel febbraio 2018 potrebbe non esser stato un caso.

Viktor ha sempre preferito il monitor del computer al panno verde e, nonostante l’exploit del 2012 al PCA High Roller delle Bahamas, l’action nei tornei live non è mai decollata.

Finché non gli è venuta voglia di farlo ci verrebbe da dire, perché il successo a Rozvadov è arrivato proprio alla prima trasferta dopo diverso tempo lontano dalle scene. Ecco perché incontrarlo a Praga, sebbene si tratti della sua prima volta nella capitale della Repubblica Ceca, non ci sorprende affatto.

Quel che suona un po’ bizzarro è che sia stato lui ad avvicinarsi al sottoscritto: “Hey Sté-faano! Do you know it’s been six months I’m not playing online?”Sai che da sei mesi non gioco più online?

Capirete da soli che, per chi fa l’inviato ai tornei dal vivo, trovarsi davanti una delle leggende del poker online pronto a discutere in pubblico del suo stop prolungato è un assist fin troppo facile per lasciarselo sfuggire…

“Ti va di raccontarci che è successo?” – gli chiedo senza perdere troppo tempo mentre lui ordina due caffé al punto ristoro vicino al banco delle registrazioni.

Il break più lungo in carriera

“Non ho mai fatto una pausa così lunga dall’online, sono sei mesi che non gioco e devo ammettere che è stato rigenerante. Mi sento molto bene e al momento il mio focus è sul live“.

Sebbene uno come lui ci si aspetti di vederlo ai Super High Roller da quattro e cinque zeri di buy-in, Viktor si trova decisamente più a suo agio a giocare tutto il resto.

L’attitudine da grinder, quella non gli è mai sparita : si schiera a qualsiasi evento in palinsesto sotto i diecimila euro. Lo ha fatto a Barcellona, lo ha rifatto alle WSOPE di Rozvadov e si è ripetuto anche a Praga.

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Isildur1 con Camosh a 4 left nel 1.200€ KO Hyper delle WSOPE di quest’anno (foto by Stefano Atzei)

Turbo e hyper-turbo sono la sua specialità e il runner-up al KO Hyper da 1.200€ ne é la prova, sempre ne servisse una: “Mi diverto un sacco a giocare live e voglio giocarne sempre più in futuro. Ultimamente non gioco nemmeno più cash game, il field a certi livelli è così pieno di reg che non ne vale più la pena“.

“I tornei? Dipende dal bankroll”

Dal No Limit Hold’em al Pot Limit Omaha, Isildur1 ha infiammato la scena cash game high stakes per un decennio, anche se una capatina ai tornei di tanto in tanto ci scappa sempre:

“In genere quando faccio sessione online gioco entrambi. Normalmente preferisco il cash game, ma adoro i tornei specialmente nel periodo delle Series. Diciamo che la scelta su cosa giocare dipende principalmente dal bankroll che ho a disposizione!” – e scoppia in una risata fragorosa.

“Il futuro è live e che partite a Cipro…”

Per un professionista del suo calibro la ricerca della partita “giusta” è uno degli aspetti principali da tenere in considerazione. Le cifre in ballo sono importanti e assicurarsi di avere edge sugli avversari è fondamentale per ridurre l’impatto della varianza.

E se la situazione online non è esattamente come negli anni d’oro, esistono sempre delle altre soluzioni:

“Ultimamente ho giocato delle belle partite a Cipro e a Rozvadov. Lì ce ne sono di fantastiche e anche qui a Praga c’è qualcosa di interessante. Online invece l’edge è ridottissima, meglio concentrarsi sul live.”

CONTINUA…

fine prima parte

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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