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Actaru5: “Nanonoko può diventare il più forte ad Hearthstone. Twitch? Strumento fantastico”

Dopo aver chiacchierato con Luca Pagano, abbiamo intervistato un altro membro del Team PRO PokerStars, il misterioso Actaru5. Con il grinder online abbiamo parlato di Hearthstone, di videogiochi, di ‘nanonoko’ e del fenomeno Twitch.

Ciao Actaru5, è da un po’ che non abbiamo il piacere di ospitarti su Assopoker. Innanzitutto come stai e cosa stai combinando di bello in questo periodo?

“Ciao a voi e a tutti i lettori di Assopoker! È un piacere per me essere qui con voi.

Sto bene, e mi dedico molto agli hobby. Il principale di questi resta sempre il poker!

Devo dire infatti che, fortunatamente, sono sempre riuscito a non tracciare una linea troppo marcata tra “hobby” e “lavoro”, che decisamente si incontrano spesso”.

Un paio di settimane fa ti abbiamo visto commentare il torneo di poker dell’Invitational di Hearts&Spades. Come ti sono sembrati i giocatori di Hearthstone alle prese col Texas Hold’em?

Anche se magari molti erano principianti nel poker, si vede che dietro c’era sempre un cervello abituato a fronteggiare problemi logici con la necessaria rapidità.

Qualche “tuffo” ci sarà anche stato, soprattutto nelle fasi iniziali, ma spesso il gioco espresso mostrava di basarsi su principi di logica abbastanza solidi.

“Un esempio per tutti era il cosiddetto bet sizing che, soprattutto sul termine del torneo, appariva ben strutturato, e questo è un errore in cui i principianti cadono spesso”.

Poker e Hearthstone, due mondi che ultimamente si stanno avvicinando. Che ne pensi?

“Conosco ancora poco il mondo di Hearthstone. A volte mi diletto a seguire un po’ di streaming (tra questi, seguo il canale di Simone ‘VKingPlays’ Larivera e di e ‘budilicious’), ma decisamente il gioco non mi è familiare.

Mi piacerebbe avere più tempo per conoscerlo meglio, e sicuramente lo troverò nel corso del 2017”.

 ‘nanonoko’ di recente è entrato nel Team Liquid per “diventare il miglior giocatore di Hearthstone al mondo” – parole sue. Secondo te, più facile passare dal poker ad Hearthstone o viceversa?

“Come ti dicevo, conosco davvero pochissimo il gioco di Heartstone per poter maturare un’opinione in merito. Di certo potrò rispondere a questa domanda in un prossimo futuro!

Per quanto riguarda le parole di ‘nanonoko’, non è di certo qualcuno che parla a caso. Penso che, una volta fatta questa affermazione, abbia davvero ottime probabilità di diventare il miglior giocatore al mondo.

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È molto competitivo, e le sue skill sono davvero incredibili. Ricordi quando batteva consistentemente i middle stakes giocando 24x?”

randy lew nanonoko
“nanonoko ha le skill per diventare il più forte di tutti ad Hearthstone”

Secondo molti, il mercato degli eSports potrebbe avere un boom simile a quello che ha avuto il poker negli anni scorsi: vedi delle similitudini nei due settori?

“Non saprei, non sono stato ultimamente troppo vicino a questo tipo di mercato, e non so proprio fare pronostici su un eventuale boom”.

Personalmente, ti affascinano gli eSports e più  in generale i videogiochi?

“Sì, anche se ho poco tempo per giocare, e negli ultimi anni ho fatto pochissime “partite”. Ma spesso ho la curiosità di provare un nuovo gioco, giusto per vedere fin dove la tecnologia si è spinta.

Tra gli altri mi piacciono molto gli FPS (first person shooter, ndr), ma purtroppo soffro di quello che un tempo veniva descritto come mal di Doom, quindi non sarei di certo in grado di fare uno streaming di 4 ore a Battlefield!”

Twitch sembra essere lo strumento ideale per veicolare il messaggio degli eSports, forse addirittura più che nel poker. Come mai secondo te in Italia questa piattaforma è ancora così poco nota?

“Twitch è fantastico. E sì, al momento non è ancora molto noto. La possibilità di partecipare attivamente alle dirette crea un livello di interattività davvero unico. Ovviamente i videogiochi danno il massimo della fruibilità su un pubblico più vasto.

Il poker è magari più tecnico e, per chi sia lontano dalle dinamiche di gioco, potrebbe risultare più noioso. Al contrario, per chi abbia già un minimo di conoscenza o confidenza col gioco, Twitch è davvero uno strumento eccellente, con la possibilità di interagire con lo streamer.

Talvolta le sessioni Twitch possono avere un valore aggiunto a livello di coaching non indifferente!

In Italia credo il boom debba ancora arrivare, c’è un click che manca, qualcosa che probabilmente deve ancora scattare, quel qualcosa che di solito innesca i fenomeni di moda. Penso che, soprattutto adesso che la piattaforma è stata acquistata da Amazon, questo click ci sarà molto presto!”

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