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Ali Imsirovic

Ali Imsirovic vs Michael Addamo: big bluff o furbata? Le accuse di Foxen

Il nome di Ali Imsirovic è sempre più al centro della cronaca pokeristica, per i grandi risultati ottenuti nell'ultimo paio d'anni ma non solo. Attorno al giocatore di origini bosniache si è scatenata ultimamente una vera e propria tempesta di accuse, su presunte condotte illecite sia nel poker online che live. Ci occupiamo oggi di una mano accaduta la settimana scorsa, al ricchissimo Super High Rolle Bowl Europe disputato al Merit di Kyrenia, Cipro.

Ali Imsirovic bluffa Michael Addamo: super bluff oppure occhio lungo?

La mano incriminata è accaduta verso la fine del day 2 del 250.000$ SHRB, vinto poi da Jake Schindler per 3,2 milioni di dollari. Siamo nel corso del livello numero 11, con blinds 10.000/15.000 e bb ante 15.000. Dopo fold generale, Ali Imsirovic apre da bottone a 35.000 con a 9 e uno stack complessivo da circa 1,1 milioni. Accanto a lui, sullo small blind, c'è Paul Phua che folda a 5 , un dettaglio apparentemente trascurabile ma che invece potrebbe avere un peso decisivo, come vedremo più avanti. Michael Addamo invece decide di difendere il suo big blind con 7 5 e 380mila fiches rimaste dietro.

Con un piatto da 95mila chips si arriva al flop, che è monotone: 6 4 2 . Addamo checka e Imsirovic decide per la continuation bet, da 20.000. Dopo qualche lungo istante di riflessione, come del resto è solito fare, Addamo decide di check-raisare a 55.000. Imsirovic però non si arrende, e piazza una 3-bet fino a 120.000, facendo foldare il rivale.

A carte viste sembra si tratti di un bel bluff, che permette a Imsirovic di salire nel chipcount mentre Addamo rimane il più short del tavolo - e del torneo.

Il video "rivelatore"

"A carte viste" però potrebbe anche sembrare una battuta cattiva, poiché l'accusa di Alex Foxen è proprio che Imsirovic abbia scrutato di soppiatto le carte del suo vicino di tavolo, Paul Phua. Impressione, peraltro, assolutamente confermata dalle immagini che vedete qui sotto. Il momento è esattamente a 3:24:56.

Se così fosse, Ali Imsirovic avrebbe avuto gioco facile a bluffare sapendo che il suo avversario non ha l'asso di quadri in mano, anzi potendolo al contrario rappresentare lui. Più in generale, l'ipotetico vantaggio coprirebbe il fatto di blockerare sia i possibili progetti a colore (togliendo tutti gli Ax con asso di quadri), sia i progetti di scala (togliendo diversi connectors con il 5). Non solo, perché ovviamente Imsirovic avrebbe la certezza di non fronteggiare un colore nuts e di ridurre sensibilmente gli eventuali 35 in mano ad Addamo (12 combo invece di 16). Oltre a questo ci sarebbe l'ulteriore vantaggio di potere rappresentare tutte le combo annullate dalla mano foldata di Phua.

Alex Foxen spiega il perché della mossa di Imsirovic

Alex Foxen si è appena sposato, ma leggendo il suo profilo Twitter non sembra certo uno in luna di miele. Foxen spara ad alzo zero su questa mano di Ali Imsirovic dettagliando le ragioni per cui, secondo lui, Ali qui ha sbirciato senza dubbio le carte di Phua.

Qui sopra la schermata della simulazione delle possibili risposte di Ali Imsirovic al check-raise di Michael Addamo. Riportiamo quanto dice Foxen: "Non esistono 3-bet piccole, solo allin. E tutti questi allin hanno una carta a quadri (o l'asso o il 9). La 3-bet small ha molto senso solo se sappiamo che a e un 5 sono fuori dal mazzo. E questa linea deve essere per forza dettata dall'aver visto le carte di Paul Phua".

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Foxen rilancia, notando un altro particolare. "La ciliegina sulla torta - dice Alex - è che il giorno dopo Ali si è presentato in occhiali da sole, per la prima volta da quando lo conosco". Il giorno seguente, infatti, al tavolo finale Imsirovic si presenta proprio così.

Le colpe di Phua

Quelle sull'outfit del player americano di origini bosniache potrebbero essere solo supposizioni, quelle sull'analisi della mano invece paiono osservazioni molto più circoscritte e più difficilmente contrastabili. Tuttavia va ricordato che, pure nel caso in cui Ali Imsirovic avesse sbirciato le carte di Phua traendone un vantaggio, la colpa rimarrebbe tutta dello stesso Phua che non ha adeguatamente protetto le proprie hole cards. Guardare le carte di un avversario che non le protegge non è un comportamento eticamente da premio Nobel, ma non è in alcun modo catalogabile come un vero e proprio imbroglio.

Foxen e il presunto ban online di Ali Imsirovic

Dove invece Foxen spara veramente in alto è nell'altro "faldone" di accuse che lancia ad Ali Imsirovic su Twitter. Foxen afferma che Imsirovic sarebbe stato bannato dalla piattaforma di GGpoker per multiaccounting e uso di RTA (i tristemente famosi tool di assistenza in tempo reale). Al momento non c'è alcuna conferma sulla reale sussistenza dell'accaduto. La stessa GG, tramite il suo blog, ha fatto sapere di avere nei giorni scorsi comminato diverse sanzioni. Si parla di 80 account coinvolti, di cui la metà ha ricevuto solo un warning, mentre in 13 sono stati bannati con i fondi (circa 1,2 milioni di dollari in totale) confiscati e da restituire ai giocatori danneggiati.

Da nessuna parte si fanno nomi dei giocatori - e dunque degli account - coinvolti, quindi al momento non c'è alcuna certezza che Ali Imsirovic sia effettivamente tra i bannati da GG.

Ad ogni modo le accuse di Alex Foxen sono pesantissime, poiché egli parla di altre condotte estremamente scorrette da parte di Imsirovic. "Sono stato testimone in prima persona di diversi chip dumping di Ali ai suoi "cavalli", e ho visto molti cambiamenti sospetti nel suo gioco, quando si trovava a giocare contro gente che si sapeva essere nella sua cerchia". Accuse pesantissime, ancorché tutte da provare.

La mano che vi abbiamo raccontato, invece, parla da sé. Ognuno ha tutti gli strumenti per farsi un'idea propria.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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