Non esiste avversario più ostico di uno capace ed aggressivo. Con puntate smisurate e rilanci frequenti, scelte impopolari e rischiose, risulta spesso difficile capire quando avventurarsi in un colpo con loro, dato che alternano bluff e giocate di valore minimo con altri molto più forti, inducendo gli avversari all’errore.
Vediamo cosa è recentemente successo al Casinò Aria di Las Vegas, in cui è andata in scena una mano di cash game 2$/5$.
River, cosa fare?
Siamo al Casinò Aria di Las Vegas, e si sta disputando una partita cash game 2$-5$, a cui è seduto un giocatore di nome Vince. Giocatore da cui vedremo il colpo in prospettiva. Il suo stack, in linea con quello degli avversari, è di circa 1.000$.
In questa mano, è il cutoff (giocatore aggressivo che è protagonista di quasi tutte le mani) ad aprire il gioco, rilanciando a 20$. Foldano tutti e la parola arriva a Vince, seduto sullo small blind, che spilla A Q e opta per una 3bet a 85$. La parola torna al cutoff, che non perde tempo ed effettua una 4bet a 225$. Vince, a questo punto, ha tre opzioni valide a disposizione, ma sceglie il call.
Flop, quindi, per due (pot 455$)
J 7 2
Vince fa check, il cutoff punta 135$. Aspettandosi una c-bet dopo l’action così forte preflop, Vince sceglie di non mollare il colpo, e fa call.
Turn (pot 725$)
3
Check di Vince, e – sorprendentemente – check anche del cutoff.
River (pot 725$)
A
Carta, questa, piuttosto interessante, che dà valore a Vince, che ottiene un’ottima top pair. Il nostro protagonista sceglie di fare check, mentre il cutoff sceglie di andare in all-in per 640$. A questo punto, la parola torna a Vince, che davvero parecchi pensieri.
Qual è la scelta da fare? L’asso al river può essere buono? Il check al turn del cutoff ha un significato particolare o nasconde un’insidia?
Cosa fareste nei panni di Vince?
La scelta di Vince
Dopo qualche minuto, tra mille perplessità Vince fa call. L’avversario mostra K 7 e perde la mano. Good call, quindi.
Voi avreste chiamato? Cosa avreste fatto di diverso in questa mano?