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Archie Karas

Archie Karas, il gambler leggendario: “Ho pagato con la salute anni di alti e bassi”

Dopo anni di silenzio, a seguito del ban dai casinò di Las Vegas, Archie Karas è tornato a parlare. L’uomo che per due volte ha costruito un bankroll a 8 cifre, salvo poi perderlo tutto, ha concesso un’intervista al canale YouTube Soft White Underbelly.

Nel video a piè di pagina potete ascoltare il protagonista raccontarsi a Mark Laita. L’intervista dura 20 minuti ed è in lingua inglese, ma per i non anglofoni abbiamo riportato qui di seguito i passaggi più interessanti.

 

 

L’arrivo negli States, la vita nei casinò

Dopo aver ricapitolato la vita di Archie Karas, e di come fosse arrivato negli States dalla Grecia a soli 17 anni, l’intervista entra nel cuore della storia di Anargyros Karabourniotis (questo il suo vero nome) e delle innumerevoli vicissitudini che ha attraversato.

Arrestato più volte per cheating in svariati casinò, nel 2013 il Barona Resort and Casino lo bannò per aver segnato le carte: “Il mio avvocato mi mentì”, ricorda Karas. “Mi disse che se mi fossi dichiarato colpevole, avrei preso 1 anno di libertà vigilata. Me ne diedero tre, pur senza prove che avessi fatto qualcosa”.

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Due anni dopo, Archie fu inserito nel famoso Little Black Book, la lista del Nevada che contiene tutte le persone bandite dai casinò. Fece in tempo ad andare tre volte a premio alle WSOP, tra il 2008 e il 2009, e anche lì fu accusato di aver segnato le carte (ma mai condannato formalmente).

Karas partecipò a diversi eventi delle World Series, arrivano anche al tavolo finale di un torneo di Razz e di Deuce-to-Seven, grazie all’aiuto di diversi finanziatori. Tra questi anche il compianto Mike Sexton, che in diverse occasioni lo aiutò nei periodi di vacche magre.

L’aneurisma cerebrale

Durante l’intervista, Archie Karas ha ammesso di aver avuto un serio problema di salute nel 2020, quando gli fu diagnosticato un aneurisma cerebrale.

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“Ho pagato il prezzo di tutta la pressione, gli alti e i bassi del gambling”, ha sentenziato. Il gambler non ha specificato se si sia operato per rimuovere l’aneurisma, o se sia operabile del tutto, ma ha citato spesso questo problema tra le cose che lo rendono più triste.

“La pressione ha avuto la meglio, e la mia salute ne ha risentito”, ha aggiunto Karas, specificando come la salute sia preziosa, perché non può essere comprata.

Archie Karas oggi

Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quando l’ancor minorenne Archie Karas è arrivato negli Stati Uniti, trovando lavoro in un ristorante greco di Los Angeles. Leggenda narra che si presentò negli USA con 50 dollari, trasformati poi in 40 milioni, persi giocando.

Oggi il leggendario gambler continua a vivere a Las Vegas, nonostante non possa giocare in nessuno dei casinò dello Stato.

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