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Player Of The Week: Fabrizio “Biccio” Ascari torna a vincere

Tra i giocatori che si possono definire “precursori” di questo gioco in Italia, uno come Fabrizio “Biccio” Ascari può essere considerato come il più iconico di tutti.

Biccio Ascari e gli albori del Texas Hold’Em

Chi vi scrive ha un ricordo nitido del trascorso con il poker e, soprattutto, del suo inizio in Italia.

Correva l’anno 2006 e nei Casinò nostrani cominciavano a prendere forma i tornei di “Poker alla Texana”. Venivamo da un annetto passato sulle televisioni commerciali, come Sport Italia e, se non ricordo male, tra Telecapodistria e TelePiù, cominciavano a trasmettere i primi tornei internazionali di Poker.

Ancora oggi ricordo che, appena conosciuto il poker non mi capacitavo di come potesse esistere un torneo di poker. Non riuscivo a capire il meccanismo di un gioco che io avevo sempre conosciuto come il regno di chi aveva una capacità economica superiore agli altri. 

Coi tornei si partiva e ancora oggi si inizia, lasciando un pochino da parte le varie formule che si utilizzano allo start dei tornei, tutti alla pari e in quegli anni si giocava solo freezeout.

Il cappello alla Texana

Ho utilizzato la formula “Torneo alla Texana“, proprio perché “Texas Hold’Em” risultava troppo nuovo.

Per farvi capire il personaggio, il primo flash che ebbi il primo giorno che giocai un torneo, fu per me devastante. Giocai a Sanremo quello che allora si chiamava “Campionato italiano di Poker“.

I Pagano avevano appena cominciato a bazzicare nel mondo dei Casinò come organizzatori, seppur grazie ad una esperienza fatta “in economia”, ma i numeri furono subito incoraggianti.

A quella tappa, una delle prime giocate in un Casinò, capitai proprio di fianco ad Ascari, uno dei primi ad uscire sulle riviste web dell’epoca, come giocatore con delle skill superiori a quelle di altri.

Lui giocava in posizione su di me e, quella piccola frenesia, mista a all’insicurezza di buttarsi nella mischia per la prima volta, fu corroborata da questo cappello texano gigantesco, che Biccio Ascari portava legato sul collo con una cordicella di cuoio, ma sulle spalle.

Non toccai sponda e lui arrivò lontano nel torneo.

Vittorie e uscita dai tour

Biccio Ascari ha poi continuato a palesare un’ottima carriera negli anni immediatamente successivi. Vittorie e successi non gli mancarono.

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Chi era presente in quel periodo, non può dimenticare le scorribande insieme al suo fedele amico di mille battaglie “Rummenigge“, del quale abbiamo scritto pochi giorni fa. 

Più tardi furono Loris Grancini e Gianni Sutera ad accompagnarlo nelle trasferte nazionali, ma dal 2010 Biccio manca da un payout nei Casinò italiani.

Di lui contiamo tre primi posti, raccolti, in ordine cronologico, ad un torneo giocato a Jesolo, ci dice Hendonmob, poi la vittoria al Campionato Italiano di cui abbiamo accennato nei paragrafi precedenti e infine quello del €330 a Portorose, quando chiuse in heads up proprio davanti ( corsi e ricorsi storici ), ad un Topkapias in erba.

Oggi come oggi Ascari ha raccolto in carriera un totale di $338.000, ai quali però vanno aggiunti quelli della sua bellissima vittoria al Master IPO di Sanremo del weekend scorso.

Il modenese ha superato infatti un field di 478 ingressi per un montepremi complessivo da €404.388, la cui parte maggiore, 59.367 euro, è stata vinta proprio da Biccio Ascari, tornato prepotentemente alla cronaca dopo troppi anni di anonimato.

Seppur con un deal per ICM, questo è un gran ritorno per un giocatore e un personaggio, che manca a tutti nel nostro mondo.

 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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