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GPI POY 2015 Italia, Mustapha Kanit sul filo di lana: è suo il primo posto nel Team Italy 2016

Tredici punti e spicci. Tanto è bastato a Mustapha Kanit per avere la meglio sull’amico-rivale di sempre Dario Sammartino, nella corsa al titolo di Italy Player Of The Year 2015 del Global Poker Index.

Un titolo che significa innanzitutto doppietta per il top player azzurro, che si conferma per il secondo anno consecutivo in cima al poker live per quanto riguarda il nostro paese. Ma insieme al prestigio in sè, questa conferma comporta un’altra significativa conseguenza: Mustacchione diventa automaticamente il primo componente del Team Italy per la GPI World Cup, che si svolgerà nell’ultimo quarto del 2016 in location ancora da definire.

La manifestazione era già nota come Global Poker Masters, la cui unica edizione finora disputata ha visto proprio il trionfo del tricolore grazie a Giuliano Bendinelli, Rocco Palumbo, Andrea Dato, Dario Sammartino e allo stesso Mustapha Kanit, che dunque si assicura la possibilità di difendere un titolo personalmente conquistato sul campo.

Ecco la top ten definitiva del GPI POY ITALY 2015:

poy-2015

Tuttavia, per Dario Sammartino non c’è nulla di compromesso: per rientrare anch’egli nel team, dovrà confermarsi ai vertici del GPI Italy alla data del 20 luglio 2016. Quella è la deadline entro la quale verranno decisi altri due membri per ciascuno dei team in gara, mentre un quarto posto verrà assegnato tramite wild card.

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Questa è la situazione attuale:

gpi-italyPer capirci, se il discorso si chiudesse oggi i due posti verrebbero assegnati a Dario Sammartino e Max Pescatori, in quanto Kanit ha già guadagnato il suo ingresso. Dato, Bendinelli e Palumbo dovranno darsi molto da fare per avere la possibilità di difendere il titolo. Da qui al prossimo luglio, tuttavia, c’è tempo per vari exploit.

Nella leaderboard globale POY 2015 la vittoria è andata a Byron Kaverman, autentico dominatore nella seconda parte dell’annata e dunque vincitore con merito su due cavalli di razza come Anthony Zinno e Steve O’Dwyer.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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