Daniel Cates stavolta ne ha combinata una dal sapore fantozziano, ed è un peccato che non sappia cosa significhi: lo statunitense doveva raggiungere Justin Smith a San José del Cabo nella California del Sud, ovvero in Messico, ed ha invece preso un aereo per San José, in California, atterrando quindi nei pressi di San Francisco. O se preferite, circa 2.500 chilometri più a nord.
A raccontarlo è lo stesso Justin Smith, che ha fedelmente riportato la surreale conversazione avuta dai due su WhatsApp, e cominciata quando "jungleman12" ha chiesto a "BoostedJ" se un loro amico in comune potesse trovargli una camera d'albergo. Fin qui nulla di entusiasmante, tutt'altro: una banale conversazione che potrebbero avere due amici qualsiasi, e non due giocatori di spicco a livello internazionale. Che noia, giusto?
Neppure due ore più tardi, però, Cates è evidentemente atterrato in aeroporto, rendendosi però ben presto conto che fosse nella San José sbagliata. In quel momento dev'essersi sentito piuttosto stupido, e non è quindi in questo genere di momenti che vuoi sbandierare ai quattro venti che cosa hai appena combinato. In questo caso però Daniel non può evitarlo, e così questa è la conversazione che segue: dapprima, "jungleman12" confessa divertito...
Se la faccia di uno dei migliori giocatori di cash game heads-up al mondo, nel momento in cui ha scoperto come stavano le cose, dev'essere stata impagabile, anche quella di Justin Smith non dev'essere stata da meno, a giudicare dalla sua risposta...
"Signore e signori, questo è il giocatore di poker che ha vinto di più in heads-up negli ultimi cinque anni - ha scherzato Smith commentando l'accaduto - è fantastico essere circondati da persone così".
Naturalmente non è la prima volta che qualcuno si trova ad atterrare in un luogo molto distante da quello desiderato a causa di un'omonimia simile, ma certo non per questo motivo smette di essere divertente. In ogni caso, Daniel Cates sembra avere buone chances: se è sopravvissuto agli high stakes, potrà certo superare anche questa, sebbene potrebbero passare anni prima che i suoi amici smettano di prenderlo in giro al riguardo...