Poker liveIl mondo del poker, si sa, è in continuo rinnovamento. Ogni anno, per risvegliare l’entusiasmo dei giocatori, gli organizzatori dei grandi tornei si interrogano sul tipo di novità da introdurre per continuare a stupire e ad incuriosire i giocatori.
Da un paio d’anni, una recente formula ha riscosso decisamente un grande successo, appassionando flotte di giocatori. Parliamo del Mystery Bounty (che italianizzato potrebbe capitare di leggere come “Mistery Bounty“, ma la sostanza non cambia): andiamo a vedere che cos’è e come funziona.
Mystery Bounty poker: cos’è?
Fino a poco tempo fa, eravamo abituati ai tornei di poker in modalità “bounty“, in cui ogni giocatore possedeva una “taglia” sulla propria testa. Ovvero, ad ogni giocatore veniva abbinata una piccola porzione del prizepool, che veniva consegnata al suo eliminatore. Ovvero: se ho una taglia di 10€ e tu mi elimini dal torneo, incassi i 10€ che avevo come taglia.
Oggi, la formula Mystery Bounty cambia la prospettiva. In questa tipologia di tornei, infatti, una parte del buy-in (di solito circa un terzo, ma l’entità può variare) va a formare un montepremi separato per le taglie. Tuttavia, queste taglie non vengono messe in gioco fino allo scoppio della bolla: dall’inizio del torneo sino all’arrivo dei premi, infatti, il torneo si svolge come un normalissimo freezeout.
Ma quando la bolla scoppia, ad ogni giocatore viene assegnata una taglia. Con la particolarità che l’entità di quest’ultima è misteriosa: per scoprire quanto si è guadagnato eliminando questo o quell’avversario, va pescata una busta che comunicherà l’importo appena vinto. E quel premio, in qualche caso, può essere decisamente grande.
Alcuni esempi di tornei Mystery Bounty
Questo tipo di tornei è salito in auge negli ultimissimi anni, e già dalle sue primissime edizioni ha riscosso grande successo.
Già nel 2020, alle World Series of Poker, aveva fatto tanto parlare il torneo da 1.500$ Mystery Bounty No-Limit Hold’em Tournament, che aveva erogato un bounty da 250.000$ e tre bounties da 100.000$. In quel caso, ben 1.000.000$ presi dal montepremi erano stati accantonati per formare il montepremi delle.. “taglie misteriose”.
Da allora, anche i circuiti EPT e WPT hanno iniziato a proporre questa formula, e non solo quelli: ne sa qualcosa il nostro Raffaele RaffIbiza Sorrentino, che al Wynn di Las Vegas ha pescato un Mystery Bounty da 100.000$ (che lo ha premiato molto più del decimo posto finale, in cui ha vinto 37.000$).
Insomma, potrebbe sembrare che in qualche caso convenga di più puntare alle buste bounty che non ai primissimi premi.
Mystery Bounty nei tornei: strategia e come funziona
Ovviamente, anche questa innovazione ha fatto sì che alcuni pokeristi rivedessero la propria strategia di gioco.
Detto che le fasi iniziali non si discostano dalla formula di un classico torneo (con i premi e le taglie del resto ancora enormemente distanti), nei primi livelli generalmente non si riscontra alcuna variazione nei comportamenti dei pokeristi.
Man mano che la zona ITM si avvicina, però, l’idea di estrarre una busta e vincere centinaia di migliaia di dollari (se non di più) aggiunge molta più varianza al gioco, nel senso che pare che le persone tendano a vivere le fasi finali del torneo come una festa, sapendo che a tutti potrà capitare l’occasione di pescare la busta fortunata. Molti saranno un po’ più loose e giocheranno molte più mani di quanto farebbero normalmente, consci di avere il “paracadute” del Mystery Bounty ormai guadagnato.
Attenzione al flusso di uscita delle buste: se le grandi taglie dovessero venire estratte subito, l’ideale è di giocare il torneo come fosse un “normale” freezeout, senza la smania di voler eliminare qualcuno prendendosi dei rischi a quel punto non del tutto utili.
