I cooler, nel poker, sono l’essenza dello spettacolo. Mani clamorose che si intersecano, punti clamorosi che determinano l’andamento di un torneo in bene o nel male. Andiamo a vedere quello capitato al Super High Roller Bowl Bahamas targato PartyPoker, nel 2019, con Erik Seidel protagonista.
Top set contro scala
E’ il 16 novembre del 2019 e si sta disputando, a Nassau, il torneo Super High Roller Bowl, da 250.000$ di iscrizione, facente parte del circuito Partypoker Live.
Siamo al tavolo finale, e in questo colpo i bui sono 15.000/30.000 . Preflop apre Erik Seidel a 80.000 con 8 9 , con stack di circa 1 milione; dietro di lui, fa call l’americano Seth Davies con 10 10, dall’alto della sua dote di 2,7 milioni. Chiama anche il malese Wai Chan sul grande buio.
Scende il flop:
6 7 10
Chan fa check, Seidel (con il nuts floppato) opta per una bet a 75.000 . Parola a Davies, estremamente interessato al board col suo top set. L’americano, però, si limita al call, mentre Chan folda.
Turn:
J
Carta non graditissima a Seidel, che resta con un’ottima scala ma vede tre quadri sul board, e fa check. Davies, la cui equity è invece migliorata, decide di puntare 300.000 . Seidel ci pensa su e chiama, restando con circa 635.000 dietro.
River:
Q
Seidel fa ancora check, parola a Davies che si interroga se possa estrarre ancora valore o se sia preferibile il check. Alla fine, Davies va all-in.
Seidel non è contento , e visibilmente indeciso ci pensa su ma alla fine chiama, raddoppiando.
Naturalmente, ci sono due punti di discussione focali: il preflop, quando Davies decide di flattare con la sua coppia di 10 (mossa conservativa, ma che può avere senso in un tavolo così competitivo); il river, in cui Davies stima un range di Seidel tale per cui possa ancora ricevere valore.
A fine torneo, Seidel si classificherà al quarto posto, ottenendo un premio di 1,2 milioni di dollari; giusto davanti a Davies, quinto, che si è portato a casa dalle Bahamas un milione.