Trascorso il primo quarto di World Series Of Poker 2013, iniziamo a tracciare i primi - per quanto prematuri - bilanci, riguardo alle performance dei giocatori italiani. In 15 tornei open, gli azzurri hanno totalizzato 16 piazzamenti a premio e 2 tavoli finali.
Difficile dire se queste cifre possano essere considerate o meno insufficienti poichè, contrariamente agli altri anni, il sito WSOP stavolta non ha diffuso gli elenchi degli iscritti per ciascun evento. In mancanza di questo incrocio di dati, è difficile valutare in maniera attendibile le prestazioni dei pokeristi italiani a Vegas.
Fra i più positivi si possono annoverare di sicuro Alex Longobardi e Dario Alioto, autori di quelli che finora sono gli unici due tavoli finali centrati dai giocatori azzurri. Il siciliano del Sisal Poker Team ha però certamente da recriminare qualcosa, perchè il suo indubbio valore nelle discipline più di nicchia non ha ancora trovato il giusto riscontro dei risultati. Ok, stiamo parlando di un giocatore che ha centrato un final table in neanche due settimane di WSOP, ma da uno che gode di grande stima internazionale come lui è lecito attendersi qualcosa in più.
Discorso analogo vale per Max Pescatori, che forse rispetto ad Alioto ha avuto ancora meno fortuna nelle fasi chiave. Si pensi, ad esempio, al monster pot perso pochi giorni fa all'evento Stud Hi/Lo.
Bene Gabriele Lepore, addirittura eccellente nella sua performance del Millionaire Maker. Galb ha scelto quest'anno di disputare un numero leggermente inferiore di tornei, cercando di presentarsi più in palla agli appuntamenti che contano. I risultati, finora, gli danno ragione.
Al momento abbiamo un solo giocatore in grado di centrare più di un piazzamento, e non è certo tra i nomi più attesi: parliamo di Andrea Vezzani, che dopo i 3 itm del 2011 e l'unico piazzamento del 2012, è già a quota due in queste 44esime WSOP. Tra l'altro Andrea è ancora in corsa all'event #17, dove si trova al 50° posto su 226 superstiti. La bolla è vicinissima: mancano appena 10 eliminazioni a un nuovo itm per questo italiano emergente.
Dario Sammartino e Cristiano Guerra sono due azzurri che hanno programmato un impegno massiccio, come numero di tornei da giocare. Per il napoletano c'è stato finora un itm nell'evento shootout, peraltro concluso in circostanze piuttosto sfortunate contro Evan Silverstein. Per Crisbus c'è invece ancora uno 0 da cancellare alla voce "in the money", nonostante un numero di tornei giocati relativamente alto. Entrambi hanno comunque un gran numero di chance ancora per entrare in sintonia con le deep run.
Da Dario Minieri ci si era forse troppo abituati a pretendere troppo. D'altra parte, lui resta uno dei giocatori maggiormente capaci di entusiasmare il pubblico, con tutto il surplus di aspettative che da ciò derivano. Ha deluso tante volte, ma forse si sbaglia a cercare insistentemente di rivedere "quel" Dario Minieri oggi, quel Darietto con la sciarpa della Roma al collo e un miliardo di chips davanti.
Il Minieri di oggi è diverso, un Dario che però non si nasconde dietro il dito, e che dall'altra parte è alla ricerca di nuove strade per tornare ad essere devastante al tavolo. L'itm allo shootout è stato un buon auspicio, l'uscita prematura al torneo heads up una inattesa battuta d'arresto, ma la strada sembra quella giusta.
E proprio l'event #16 rappresenta forse la più cocente delusione per il poker italiano, finora, alle WSOP 2013. Un headsuppista della prima ora come lo stesso Minieri, uno specialista forse sottovalutato come Salvatore Bianco, un' aspirante superstar come Sammartino, uno stakanovista di qualità come Crisbus: le carte italiane a quello che si può considerare il campionato mondiale di NL Hold'em testa a testa erano importanti, e forse il solo Pasquale Braco partiva dichiaratamente da outsider, potendo vantare un buon curriculum a livello nazionale ma ancora da verificare a livello internazionale. E' però finita 0-5, e in tutta sincerità nessuno si attendeva una batosta così sonora.
Ecco in sintesi tutti i risultati ottenuti finora dagli italiani alle WSOP 2013, statistica che si deve al lavoro del nostro infaticabile Italian Zar:
Event #3 - No-Limit Hold’em - $ 1.000
286° Flaminio MALAGUTI - $ 1,907
Event #4 - No-Limit Hold'em / Six Handed - $ 1,500
51° Adalberto ORRIGO - $ 4,372
78° Vito PLANETA - $ 3,391
Event #5 - Omaha / Seven Card Stud Hi/Low - $ 2,500
32° Max PESCATORI - $ 5,496
Event #6 - Millionaire Maker NLH - $ 1.500
24° Gabriele LEPORE - $ 40,931
639° Pasquale BRACO - $ 2,740
Event #7 - No-Limit Hold'em - $ 1.000
89° Tobias HUBER - $ 2,810
Event #8 - Eight Games Mix - $ 2.500
6° Dario ALIOTO - $ 35,634
Event #9 - No-Limit Hold'em Shootout - $ 3.000
5° Alessandro LONGOBARDI - $ 68,613
15° Dario SAMMARTINO - $ 7,384
32° Salvatore BIANCO - $ 7,384
37° Gianluca MATTIA - $ 7,384
40° Dario MINIERI - $ 7,384
Event #10 - Limit Hold'em - 1,500
69° Marco DELLA TOMMASINA - $ 2,455
Event #11 - No-Limit Hold'em/Six Handed - $ 2,500
32° Andrea VEZZANI - $ 9,543
Event #14 - No-Limit Hold'em - $ 1,500
107° Andrea VEZZANI - $ 3,339
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