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partypoker all in cashout

Su PartyPoker l’assicurazione sulle bad beat. Ecco l’All-In Cashout

Novità in casa PartyPoker: sta per essere introdotta la nuova funzione All-In Cashout, un sistema per proteggersi dai rischi della run.

Si tratta di un sistema che sarà presente nei cash game di Texas Hold’Em e Omaha, che servirà a proteggersi dai rischi delle bad beat, fondamentalmente ricevendo subito la porzione di piatto che ci spetta in base alla nostra equity. Con un piccolo costo extra, ovviamente.

La protezione sugli all in

Un concetto simile era già diffuso in altre poker room come PokerStars, che aveva introdotto l’opzione per assicurare tutto il proprio stack in cambio di un payout istantaneo.

L’All-In Cashout di PartyPoker si basa proprio sullo stesso concetto: quando ci si troverà in all in al post flop, sia da aggressori che da caller, si presenteranno due scelte prima dello showdown: continuare o fare cash-out.

Con la prima scelta la mano si svolge regolarmente, scendono le common cards che mancano e il piatto viene assegnato a chi al river ha la mano migliore.

Se invece si sceglie di fare cash-out, si riceverà subito un pagamento e l’esito della mano non avrà più rilevanza. Se saremo in vantaggio non dovremo temere il river malefico, se partiremo sotto non dovremo sperare nella nostra.

La ricompensa che riceveremo con il cash out sarà pari alla nostra equity al momento dello showdown, con una “tassa” dell’1%. Per esempio se ci troveremo a giocare un pot da €100 con il 60% di possibilità di vittoria, potremo ritirare subito un totale di €60 meno l’uno per cento, €0,60, per un totale di €59,40.

Cosa succede se un giocatore accetta il cash-out e l’altro no? Il giocatore che decide di continuare vincerà o perderà il piatto normalmente, mentre l’altro ritirerà subito la sua quota. Quindi quando il giocatore che ha deciso di continuare vincerà, sarà PartyPoker a pagare la differenza, e quando perderà invece PartyPoker si terrà il pot.

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Attualmente questa opzione sta per arrivare sulla piattaforma dot-com, e nel prossimo futuro scopriremo se sarà una feature adottata anche dalla controparte italiana.

Vincere in base all’equity è una buona idea?

La risposta è tendenzialmente sì, perché riduce al minimo l’incidenza della varianza.

Per certi versi potrebbe essere la versione più “giusta” del poker, dove veniamo ricompensati solo in base a quanto giuste si rivelano le nostre scelte. Ci presentiamo allo showdown in vantaggio? Avremo un guadagno. Mostriamo la mano peggiore? Perderemo qualcosa.

Dall’altra parte però l’equity rappresenta anche quanto vinceremo nel lungo termine in quella stessa situazione. Sottrarre una percentuale per quanto piccola a questo calcolo, equivale a perdere dei soldi, e bisogna solo vedere se considerando skill e aggiustamenti strategici, potremo trovarci comunque un guadagno.

Scrivo di poker da 10 anni, praticamente è l’unica cosa che ho fatto. Ho passato più tempo effettivo in un casinò che a casa e nonostante questo non riesco a battere il NL10. Spero di scrivere meglio di come gioco.
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