Una delle cose più allettanti che un giocatore di poker può provare, è senza dubbio quella di poter trovare una chiave per riconoscere lo stile dei suoi avversari.
Si parte dall’osservazione dei comportamenti, poi del suo gioco, per finire poi a cercare di comprendere i suoi range o, nei casi più esaltanti la sua precisa mano.
Il comportamento di una persona lontano dal tavolo è spesso osservato dai nostri occhi con la percezione delle motivazioni per le quali quella persona si comporti in quel modo. Questo ci porta a pensare che nel gioco possiamo permetterci di mettere a nudo le azioni dei nostri avversari per, in questo caso, trarne del profitto.
Ma in un gioco di informazioni imperfette come il poker, questo non è mai vero, o meglio, lo è se diamo importanza anche a quella gamma di situazioni inaspettate (a poker si parla di range di mani), che mai avremmo pensato di assegnare ai nostri rivali.
L’autore di questo articolo, il sempre sorprendente Pete Clarke che scrive su Pokerstarsschool.com, porta ad esempio il seguente caso:
- La partita è un NL 100 “ZOOM” dove i bui sono $0,50/$1 e, dopo un fold generale, apro da SB a 6 a $2,50 contro un giocatore che definiremo passivo semi-tight.
Il tipo, grazie alle stats in mio possesso, è un 26/19, per cui abbastanza selettivo sulle mani da giocare e, soprattutto, non esattamente incline a foldare le strade successive.
Ho notato che non sembrerebbe un regular: ha davanti 88,68 dollari e non ha la funzione di auto rebuy abilitata, segno che non ha esattamente i crismi del giocatore professionista.
Flop ( $ 5,00) a 9 6 . Il flop per me è davvero interessante, villain (il nostro avversario) ha foldato solo 4 volte su 18 alle CBet dei suoi avversari, per cui opto per una size che lo tenga dentro per poi allargare il piatto successivamente in caso di call.
Faccio $2,00, oppo chiama.
Turn ($9,00) adesso la mia intenzione è quella di cominciare a costruire un piatto interessante. Esce un 7 e decido di fare una leggera overbet a $10 che il mio avversario, sorprendentemente, decide di raisare a $41,41.
Non sono ovviamente più felice come prima. Cerco di semplificare al massimo il ragionamento sulla mano così come dovrebbe essere fatto con avversari di carattere ricreativo.
Siamo entrambi consapevoli che ci stiamo giocando tutto lo stack in questo momento, il call non è per me un’opzione.
Il mio eventuale call (seppur di call non si tratta, il giocatore è occasionale, ma non tanto da foldare al mio ovvio all in), sarebbe di 75,18, poichè ho già investito 10$ e il piatto è $29 (10+10+9).
Di quanta equity ho bisogno per chiamare 75,18 su un pot di 29?
Possiamo usare questa formula per scoprirlo:
( Importo da chiamare 75,18 ) / (Importa da chiamare 75,18 + bet 75,18 + pot 29 ) = 42%
Se ho il 42% di equity posso investire quella somma e chiamare, in caso contrario sarebbe corretto il fold.
Villain potrebbe giocare in questo modo una doppia coppia peggiore, o un draw di scala o di colore e se fosse così farei spesso un buon profit alla lunga. Mi aspetto che un giocatore così riluttante a foldare post flop si possa presentare qualche volta con questo tipo di mani ed in effetti, in corrispondenza di quella percentuale di equity del 42% mi aspetto di perdere qualche volta di più di metà delle volte. Opto quindi per metterle tutte dentro e villain, ovviamente, calla.
Villain mostra a 10 e la cosa mi sorprende.
Una mano di questo tipo, con una size di quel tipo, non può che essere un tentativo di bluff, quindi il valore che genera questa coppia di Assi più il gutshot non ha senso di essere giocata in quel modo. Questa mano può essere un buon candidato al bluff?
Io non penso proprio.
Essa è una mano che ha fin troppo valore di showdown che batte tutti i miei bluff e non guadagnando alcuna EV eliminandoli.
Forse protegge un po’ di equity dai miei eventuali draw, ma Villain sta rischiando un sacco di soldi per mandarmi fuori dal colpo con una mano forte.
Se ci pensate sono poche le mani migliori da cui può ottenere un fold, mentre sono tantissime quelle che folderanno da pegbio. Il rischio non può mai valere la candela.
Forse qualche buon giocatore può foldare AK-AQ-AJ, ma tutte le altre mani che lo battono difficilmente folderebbero.
Ecco che chiudiamo il cerchio: da un punto di vista della lettura delle mani dovremmo sempre assegnare una frequenza di mani come questa in possesso di giocatori ricreativi.
La probabilità che giocatori come questo avversario possano avere un range diverso da quello che batte una mano forte come la nostra, dovrebbe portarci più spesso al call in assenza di una lettura diversa anche originata dalle stats in nostro possesso.
Tratto da PokerStarsschool.com Pete Clark