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Haxton e Stern: "nessun beneficio ai SNE, ecco cosa è successo con Amaya"

Non vi sarà nessuna concessione da parte di Amaya nei confronti dei Supernova Elite. L'incontro organizzato da Daniel Negreanu con Dani Stern, Isaac Haxton e Daniel Dvoress con i vertici di PokerStars a Montreal, si è risolto con un apparente nulla di fatto. In realtà, la comunicazione e i rapporti tra giocatori e i rappresentati della prima room mondiale sembrano migliorati, dopo i recenti contrasti. Vi è stato un costruttivo scambio di idee nel quartier generale della società canadese. Un piccolo passo in avanti. Ed in queste ore Stars ha fatto sapere di voler continuare a tenere una porta aperta ai giocatori, con un dialogo costante.

Rispettando l'accordo di riservatezza sui dati di Stars, i tre players high stakes hanno risposto alle domande dei "colleghi" sui forum. Vi proponiamo una sintesi con i passaggi salienti.

Presenti al meeting Shawn Nikolaev (Amaya VP Operations), Eric Hollreiser (PokerStars e Amaya VP Corporate Communications), nonché i due poker manager di Stars, Severin Rasset e Baard Dahl. Ha fatto una breve apparizione anche David Baazov, numero uno del gruppo.

I tre giocatori si sono dichiarati "profondamente rammaricati perché non possiamo riferire alcuna buona notizia per i poker players. Abbiamo fatto del nostro meglio per presentare argomentazioni sia pratiche che etiche contro il taglio dei Supernova e Supernova Elite, ma PokerStars non è disposta a riconsiderare nessuno dei cambiamenti".

Nulla di nuovo quindi ma già l'aveva anticipato Hollreiser in tempi non sospetti. Ha prevalso quindi la linea dura.

Haxton, Stern e Dvoress hanno confermato che è stato discusso in modo approfondito il taglio ai benefit del 2016 per i giocatori che hanno conquistato lo status di SN e SNE nel 2015. Amaya non ha ceduto, nonostante il sostegno alla delicata questione da parte di Negreanu. La compagnia canadese ha insistito sul fatto che la promozione avesse una durata di un solo anno e non di due.

In merito all'obiettivo di salvaguardare l'ecologia del poker online, dopo aver letto e consultato i dati forniti dai responsabili della room, i tre giocatori si sono dichiarati convinti che fossero necessari dei cambiamenti alla politica di Stars. E questo aspetto l'hanno manifestato in modo pubblico.

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Rimangono invece molto scettici sui metodi e le strategie prospettate dalla casa da gioco per raggiungere tali obiettivi di tutela e salvaguardia degli equilibri del field: "non pensiamo che ci siano prove evidenti sul fatto che queste modifiche avranno un impatto positivo sull'ecologia del gioco o sulla salvaguardia dell'esperienza dei giocatori amatoriali" ha scritto Stern.

I giocatori, in modo molto costruttivo, hanno voluto presentare i loro suggerimenti a PokerStars, come per esempio un modo diverso di assegnazione dei punti VIP.

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Una delle proposte più interessanti, emersa durante la riunione, è che i regular high stakes del cash e degli hyper turbo sit and go potessero ricevere la stessa rakeback del più basso status del VIP System. In questo modo, questi giochi potrebbero essere ancora tecnicamente battibili.  Al contrario, Stern e soci hanno affermato che senza rakeback, questi tavoli non presentano alcun tipo di prospettiva di guadagno se frequentati solo da Supernova.

Secondo quanto scritto sui forum da Haxton e company, sembra che i dirigenti di Stars siano rimasti positivamente colpiti dalle proposte avanzate, ma la complessità tecnica nell'attuarle sembra uno degli ostacoli maggiori.

PokerStars ha giustificato la rimozione dei benefit ai players high stakes, fornendo dati sulla destinazione del denaro depositato, illustrando le quantità che sono finite nelle casse di Amaya sotto forma di rake e quelle che sono state prelevate sotto forma di vincite dai pro.

Insomma, alla fine sono state smentite le previsioni della vigilia con le quali alcuni media americani avevano anticipato che ci sarebbero state timide concessioni. Amaya ha preferito mantenere una linea dura. E' evidente, a questo punto, che per gli analisti della room la riforma sia un passo necessario.

I vertici di Stars hanno ribadito durante il meeting (secondo quanto raccontato dai giocatori) che gli scioperi alla fine non hanno causato danni ad Amaya e alcuni dati emersi (sui bankroll dei players depositanti che hanno potuto grindare liberamente senza la concorrenza dei regular).

In giornata, riporteremo nel dettaglio il resoconto della riunione raccontata da un altro punto di vista, quello dei dirigenti di PokerStars che hanno partecipato al summit.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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