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Il poker online diventa anonimo: ecco i tavoli Ninja!

Da tempo si parla di metodi per tutelare i principianti o i giocatori occasionali dalla voracità degli squali del poker online, in modo da preservare il cosiddetto "ecosistema pokeristico". Fra i sistemi più chiacchierati e discussi c'è quello dei tavoli anonimi, che per loro natura mirano a togliere ai giocatori più skillati una parte del - seppur lecito - vantaggio di avere già informazioni su un avversario più debole che si sieda al tavolo, e di acquisirne sempre di nuove.

Finora esperienze del genere sono state provate, con alterne fortune, su Bodog e in seguito su alcune room del network internazionale di iPoker. Ora è possibile provare qualcosa del genere anche da noi, grazie a GiocOnline Italia, che da qualche giorno ha dato il via ai cosiddetti "tavoli Ninja".

Si tratta di tavoli cash game in cui, al momento in cui ci si siede, non appare il nostro solito nickname ma altri totalmente random (Ninja 1, Ninja 2 etc), come potete apprezzare dalla foto di uno di questi "Ninja" presenti su Sbanco.it.

Questi nickname assegnati in modo casuale sono concepiti in maniera tale da mantenere comunque i requisiti di tracciabilità e sicurezza richiesti dai protocolli AAMS. Secondo Maurizio Guerra, Network Manager di GiocOnline Italia, si tratta di una soluzione che presenta potenziali vantaggi per tutti.

  • Protezione dei fish: i principianti e i giocatori occasionali vengono protetti dal cosiddetto "fish hunting"
  • Regulars anonimi: anche i giocatori forti, che spesso nessuno si siede a sfidare, possono trarre vantaggi da questa situazione non essendo riconoscibili.

Detta così, sembra un po' una rivoluzione copernicana del poker online. In realtà non sarà facile, per i molti regular presenti nel panorama italiano, fare a meno degli amati software di tracking come Hold'em Manager, del tutto inutili in tavoli di questo genere.

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GiocOnline Italia è dunque la prima realtà italiana ad offrire questo genere di prodotto, ma è facile immaginare che anche altri operatori non staranno alla finestra, soprattutto se i primi dati dovessero vedere questa nuova tipologia di tavoli acquisire porzioni interessanti di traffico.

L'esperimento lanciato da Guerra è coerente con la sua visione dell'attuale momento del poker online in Italia, di cui aveva parlato proprio il mese scorso in una nostra intervista. Gli ultimi mesi, d'altra parte, confermano i recenti segnali di sofferenza da parte dell'intero mercato italiano, che patisce un calo di quella fetta di giocatori "recreational", migrati nel frattempo verso lidi più ipnotici e percepiti come più semplici e meno ostili, vedi ad esempio le slot online.

Non c'è dubbio che ci sia il bisogno, in attesa delle auspicate condivisioni di liquidità con altri mercati nazionali europei, di iniezioni di novità che puntino a bilanciare un sistema-poker che negli anni è diventato molto duro e competitivo, con un aumento di "predatori" e un corrispondente calo di "prede". In questo senso, sarà interessante valutare l'impatto e il gradimento di questi tavoli Ninja: se avranno un buon successo, vorrà dire che la strada della ritorno a una dimensione più ricreativa del poker online sarà quella più giusta, o forse solo quella più adatta ai tempi.

E tu, cosa pensi dei tavoli Ninja, e più in generale dei tavoli anonimi nel poker online? Vieni a dire la tua sul nostro forum!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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