Stavolta, in compagnia di Reid "shootaa" Young, ci avviciniamo a tavoli di cash game riservati a pochi: un esempio di come l'aggressività a certi livelli la faccia da padrona.
Siamo infatti al NL2000, come se non bastasse in un tavolo con tre soli giocatori quindi con dinamiche molto "allegre".
Nella mano in questione, abbiamo l'apertura del bottone a 40 dollari, cui segue la 3-bet dello small blind a 152 dollari e quindi la 4-bet del big blind, che mette nel piatto 280 dollari.
Il bottone preferisce foldare, mentre lo small blind (a cui rimangono 1.581 $ e che si vede offerte ottime pot odds) decide di chiamare, nonostante sia fuori posizione: "Il range di 4-bet del big blind dovrebbe essere piuttosto ampio - premette Young - e quindi anche il range di call dello small blind dovrebbe essere relativamente wide".

Il flop è q 3 3 , lo small blind checka ed il big blind punta soltanto 120 dollari in un piatto di 600. Lo small blind decide di chiamare: "Per floatare qui al posto dello small blind dovremmo avere mani come j 10, con backdoor di scala e colore che ci consentano di andare all-in su un certo numero di turn, bilanciando le volte che lo facciamo con made hands".
Il turn è il 6 , e dopo che lo small blind decide di checkare anche il suo avversario fa lo stesso: "Per il big blind questa poteva essere una buona opportunità per puntare, facendo foldare molte mani che hanno fatto floating al flop. Nel suo range credo ci siano molti bluffcatcher".
Il river è il 5 , e dopo che lo small blind checka il big blind decide di andare all-in, per 1.329 dollari effettivi su un piatto di 840 dollari. "Il range dello small blind dovrebbe essere composto da diverse mani con dello showdown value - stima Reid - perché non puoi aspettarti di vincere molto spesso il piatto checkando una mano come jack high in questa situazione". Con mani del genere, quindi, avrebbe dovuto bluffare al river.
Reid in ogni caso esclude diverse coppie medie, perché a suo avviso una mano come 10 10 avrebbe preferito chiudere l'action preflop andando all-in, annullando in questo modo lo svantaggio di trovarsi fuori posizione.
Per quanto riguarda il big blind, invece, "shootaa" crede che possa fare questa giocata con tutto il suo range: "Visto che il range dello small blind è composto principalmente da bluffcatcher che non possono valuebettare il river - premette - andando all-in non solo lo mette in difficoltà quando sta bluffando, ma estrae anche il massimo valore quando viene chiamato dallo small blind con una mano peggiore".
Ed è proprio quello che succede. Lo small blind infatti chiama con 5 4 , ma perde contro k 6 . Piuttosto standard per questi livelli, giura lo statunitense, ma che non vi venga in mente di farlo al NL25...