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La vittoria Sunday Special di Simone ‘simos93’ Santoro: “Dopo l’ultimo showdown credo di aver svegliato tutto il vicinato!”

Ha 29 anni, viene da Torino e assieme al padre lavora il ferro per cemento armato, ma vorrebbe fare del poker più che una passione remunerativa per arrotondare.

Ecco la nostra intervista al vincitore del Sunday Special Afterparty, Simone ‘Simos91’ Santoro.

Un bel fuori programma

Ciao Simone, complimenti per la vittoria! Da quanto tempo giochi a poker?

Come tanti mi sono avvicinato al poker durante il lockdown. Ho shottato quasi subito e ho capito che con dedizione poteva essere una passione ben retribuita. Gioco solo tornei online anche se quest’anno mi sono ripromesso di fare almeno un paio di tornei live.

Come è andato lo Special?

A dire la verità neanche lo volevo giocare. Arrivavo da un mese super-cupo dove stavo runnando malissimo e swingando parecchio. Poi qualcosa mi ha tirato su dal divano! Ricordo in particolare l’ultimo livello dal day1 che mi ha permesso di arrivare al day2 da cheapleader…

Le mani decisive

C’è stata qualche mano in particolare che ti ha fatto accumulare montagne di chips?

Ne ricordo una, apro JJ da bottone con 80x di stack, da small blind shova un 16x, big blind abbastanza maniac reshova 45x, io chiamo, girano rispettivamente 66 e KTs, board liscio e vado io. Credo di aver giocato un buon torneo, sicuramente lo rivedrò con chi di competenza. Poi è chiaro che la run ha fatto la sua parte soprattutto da 6 left in poi!

Al tavolo finale è arrivata un po’ di emozione?

Sincero, al tavolo finale mi stavo cagando sotto! Ho adattato i range in base alle move degli avversari e alla posizione dei big stack. Alla mia sinistra avevo ‘getzemani13’ che non conoscevo prima di questo torneo e mi è sembrato un buon player. Dopo l’ultimo showdown credo di aver svegliato tutto il vicinato, è stata un emozione grandissima!

No deal

Mentre giocavi c’è stato un momento in cui hai pensato che il torneo poteva essere tuo?

Devo essere sincero, da 4 left in poi ho preso dei river magici, soprattutto al testa a testa, dove ho prima coolerato a mio favore 88 >AA, e poi nella mano finale in cui eravamo quasi pari stack, ho shovato in bluff al turn, l’avversario ha chiamato con top pair e poi è arrivato il river che mi ha fatto chiudere scala.

Tra l’altro al testa a testa l’avversario ha sondato il terreno per un deal, come mai hai rifiutato?

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Fondamentalmente il deal è una cosa che noi mi appartiene, soprattutto nei tornei PKO 2 left “non si può”, perché le taglie non possono essere splittate. Alle richieste dell’avversario non ho risposto perché sul momento neanche ho letto i suoi messaggi, non stavo prestando attenzione alla chat.

Hai intenzione di festeggiare questa vittoria?

Sicuramente festeggerò con gli amici più intimi, ma una cenetta e nulla più! Avevo in mente di fare un viaggetto che sicuramente ora programmerò, poi credo che investirò qualcosa sulla postazione per grindare.

I progetti

Quindi hai progetti seri col poker da ora in poi?

Sì, quest’anno voglio arrivare a grindare grossi volumi per rendere questa grandissima passione il più profittevole possibile .Sicuramente il sogno è quello di poter giocare il Main Event delle WSOP a Las Vegas.

Chi sono i tuoi pokeristi preferiti?

Amo il modo di giocare di Lex Veldhuis e Patrick Leonard.

Siamo ai saluti.

Lasciami mandare una dedica speciale a colui che mi ha forgiato da quando a mala pena sapevo le regole, Andrea Montanari aka kashmir1985. Probabilmente non saremmo qui a fare questa chiacchierata se non lo avessi conosciuto! E voglio ringraziare anche Angelo Mirabella, oltre alla mia famiglia e ai miei cari amici che mi ascoltano e si prendono cura delle mie tiltate quando le cose non vanno come dovrebbero!

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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